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Golf, European Tour 2019: Open di Spagna dominato dagli iberici dopo due giri, nono Nino Bertasio

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Dopo due giri del Mutuactivos Open de España, sono gli spagnoli a dominare nell’appuntamento dell’European Tour che precede l’Open d’Italia. E’ tutto un brillare di padroni di casa in quel di Madrid, dove in testa assieme ci sono Rafa Cabrera Bello e Adri Arnaus, due che vengono da generazioni diverse del golf iberico, vista la loro età (35 anni uno, 24 l’altro), e rispettivamente a caccia del quarto e primo titolo sul tour europeo. Entrambi si trovano a -11, dopo il -6 odierno del nativo di Barcellona e il -5 dell’originario di Las Palmas. Terzo posto per il sorprendente Samuel Del Val: il basco di Bilbao, che normalmente non ha la classifica per entrare nell’European Tour, è a -10 anch’egli con un -6 di giornata, mentre è quarto il numero 1 iberico (e 5 del mondo), Jon Rahm, a -9 dopo aver girato in -4.

Il primo non spagnolo è il sudafricano Zander Lombard, quinto a -8 (-4 oggi) e in grado di precedere il terzetto formato dal tedesco Marcel Siem, dal finlandese Mikko Kohronen e dall’australiano Jason Scrivener, tutti sesti a -7 con il migliore di questo gruppo che risulta essere Kohronen con 65 colpi. Ci sono buone notizie dal gruppo dei noni: Nino Bertasio è infatti tra questi, grazie al -4 di oggi. Con lui ci sono, a -6 totale, l’inglese Steven Brown, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo svedese Per Langfors e il norvegese Kristian Krogh Johannessen, che dopo il 63 di ieri si scopre in cattiva giornata oggi e gira in +2.

Ventesima posizione per Edoardo Molinari, che si trova a -4 col -2 odierno ed ha come compagno di viaggio il totem iberico Sergio Garcia (stesso score sia ieri che oggi), mentre sfugge al taglio anche Andrea Pavan, 44° e in calo dopo il terzo posto di ieri: oggi, infatti, conclude il giro in 75 colpi.

Restano invece fuori Matteo Manassero, Lorenzo Gagli (al 69° posto con +1; Manassero finisce la giornata con +4 e Gagli pari con il par) e Filippo Bergamaschi (82° a +2), oltre a un estremamente opaco Renato Paratore, che conclude 115° a +6 con un secondo giro da dimenticare (il primo l’aveva chiuso a 71).

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federico.rossini@oasport.it

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Foto. Valerio Origo

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