Golf
Golf, Open d’Italia 2019: tutti gli azzurri in gara. Francesco Molinari la stella
Saranno ben tredici gli italiani impegnati all’Open d’Italia che partirà dopodomani all’Olgiata, nella parte nord di Roma. Da Francesco Molinari a Filippo Bergamaschi, tutti cercheranno un po’ di gloria in quello che è il miglior campo partenti della storia recente di questo torneo. Andiamo a scoprire qualcosa sull’anno di tutti i nostri portacolori.
FRANCESCO MOLINARI
Attualmente numero 11 del mondo, il torinese viene da una stagione che lo ha visto trionfare all’Arnold Palmer Invitational, rischiare di vincere il Masters e chiudere 11° l’Open Championship. Nel 2006 si rivelò proprio con la vittoria all’Open d’Italia al Castello di Tolcinasco, ripetendosi poi nel 2016 al Golf Club Milano monzese.
ANDREA PAVAN
A trent’anni, il romano può giocarsi le proprie carte in casa nell’anno della sua miglior stagione della sua carriera, che lo ha portato a vincere il BMW International Open e a chiudere nei primi 16 posti cinque degli ultimi sei eventi cui ha preso parte. Ha raggiunto così il miglior ranking di sempre, al numero 65.
GUIDO MIGLIOZZI
Ha debuttato quest’anno sul tour europeo in pianta stabile e si è subito messo in evidenza con due successi che lo hanno brevemente proiettato tra i primi 100 giocatori del mondo, da cui entra ed esce a seconda dei risultati (oltre alle vittorie nel Kenya Open e nel Belgian Knockout, il bel settimo posto al Porsche European Open).
FRANCESCO LAPORTA
Nato a Castellana Grotte, diventerà ventinovenne proprio durante il primo giro dell’Open d’Italia. Sta vivendo un’ottima stagione sul Challenge Tour, con un secondo posto, due terzi e due quinti; soprattutto negli ultimi mesi si è trovato in un tale periodo di forma da sfiorare i primi 300 del mondo, diventando il numero 4 d’Italia.
LORENZO GAGLI
Il secondo posto (alla buca di spareggio) all’Omega European Masters lo ha riportato molto brevemente nei primi 300 dell’OWGR, cosa che non accadeva dalla fine del 2018. L’altro risultato importante della sua annata è il 14° posto allo Scottish Open, ma negli ultimi tre tornei non ha superato il taglio.
EDOARDO MOLINARI
Il fratello di Francesco, anche lui con un passato nei primi 20 del mondo, sta disputando un buon 2019, che gli ha consentito di recuperare varie posizioni nella classifica globale. Il meglio l’ha dato al BMW International Open e all’Irish Open, dov’è giunto rispettivamente terzo e nono. Molto costante lungo quest’annata, è in un periodo in cui difficilmente viene tagliato.
NINO BERTASIO
Nell’anno del debutto a livello Major all’Open Championship è riuscito a passare il taglio. Si è messo in buona evidenza allo Scottish Open, dove ha chiuso quarto insieme a Pavan. Ultimamente, quando passa il taglio, riesce spesso a mantenersi nelle zone medio-alte dei tornei a cui partecipa.
RENATO PARATORE
Stagione finora parecchio sottotono per lui, con il solo acuto dell’ottavo posto al British Masters. Il problema è che questo suo calare è in corso da un paio d’anni: avrebbe bisogno di un acuto di alto valore per riuscire a invertire la rotta. Di recente qualche segnale l’ha lanciato all’Omega European Masters con il 12° posto.
EDOARDO LIPPARELLI
22 anni, professionista dal 2017, si è guadagnato una fama sull’Alpine Tour, vincendo in Guadalupa, arrivando secondo in altro quattro eventi del 2019. In questo modo è riuscito a sfondare le porte delle prime 500 posizioni del ranking mondiale.
LORENZO SCALISE
Da metà 2019 il ventiquattrenne di Vimercate ha iniziato a frequentare con più costanza il Challenge Tour, dopo il secondo posto all’Italian Challenge Open che lo ha proiettato nella zona della top 500. Appartiene a lui il record per il miglior risultato di un dilettante all’Open d’Italia: fu 11° nel 2015. Il precedente primato apparteneva a Francesco Molinari, 13° nel 2004.
ENRICO DI NITTO
La sua impennata sull’Alpine Tour è recentissima: secondo a Saint Malo, primo al Nazionale Open, terzo al Cervino Open: attualmente sono questi i risultati che gli consentono di essere l’undicesimo italiano nei primi 1000 dell’OWGR. E’ padrone di casa a tutti gli effetti, essendo romano.
MATTEO MANASSERO
Forse qualche segnale di riscossa l’ex prodigio del golf italiano l’ha dato la settimana scorsa all’Open di Spagna, con un bel primo giro, vanificato però dal secondo che non gli ha consentito di superare il taglio (cosa successa solo una volta quest’anno). Il ranking chiaramente ne risente: è precipitato fuori dai primi 1000 del mondo.
FILIPPO BERGAMASCHI
Ufficialmente è numero 1227 dell’OWGR, ma nel suo caso la classifica è un po’ bugiarda perché al debutto sul tour europeo, pur non avendo ottenuto i risultati di Migliozzi, non è andato male: è vero che spesso non ha passato il taglio, ma il 14° posto al BMW International Open non si butta certo via. Per il ventottenne di Treviglio è un’altra opportunità per mettersi in luce.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Valerio Origo