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Golf, Open d’Italia 2019: Wiesberger trionfa all’Olgiata, Fitzpatrick beffato. Un grande Laporta e Pavan chiudono in top 10
L’austriaco Bernd Wiesberger continua la sua incredibile marcia trionfando, per la terza volta in stagione, alla settantaseiesima edizione dell’Open d’Italia 2019 di golf. Sul percorso par 71 dell’Olgiata di Roma l’atmosfera è stata oggi quella delle grandissime occasioni, con un folto pubblico e un caloroso sole che hanno avvolto di magia il round finale del più importante torneo nazionale, primo passo di avvicinamento verso la Ryder Cup che nel 2022 arriverà proprio nella capitale. Si tratta del settimo successo complessivo in carriera per il trentaquattrenne di Vienna, che aveva già trionfato in estate prima al Made in Denmark e poi allo Scottish Open, e questo risultato gli vale la provvisoria prima posizione virtuale nella Race to Dubai.
Wiesberger ha impressionato per sangue freddo, trovando un quarto giro quasi perfetto in 6 sotto al par senza alcun errore sulla carta che lo ha fatto scendere fino al -16 e abbattere per un solo colpo le difese dell’inglese Matthew Fitzpatrick, partito con tre colpi di vantaggio. La pressione ha giocato un brutto scherzo al venticinquenne inglese che ha visto cadere il proprio castello quando si è complicato la vita in modo grave al par 5 della 9, finendo con il lasciare al campo e agli avversari ben due colpi. La reazione nelle back 9 è stata eccellente (-3) ma non è bastato per riacchiappare il leader, che ha gestito il vantaggio acquisito al meglio.
In terza posizione, ma molto lontano dai primi due, abbiamo lo statunitense Kurt Kitayama, oggi meno brillante dei giorni precedenti (71 di giornata) e restato dunque a -12 per il torneo. Due dei grandi emergenti di questa stagione, l’austriaco Matthias Schwab e lo scozzese Robert McIntyre chiudono al quarto posto a -11 in compagnia del britannico Andrew “The beef” Johnston, il nativo di Schladming sfrutta al meglio una tornata decisamente competitiva in 66 colpi, mentre il ventitreenne, secondo poche settimane fa al Porsche European Open, ha rallentato il ritmo (pari con il par oggi) dopo lo strepitoso 64 di ieri.
Il primo degli italiani alla fine è a sorpresa Francesco Laporta, settimo a -9. Il ventinovenne barese ha dimostrato di saper sfruttare al meglio una grande regolarità derivante dall’ottimo gioco corto e ha chiuso il quarto giro consecutivo sotto par, oggi in 68 colpi ben costruito nelle front 9. Appena un colpo più indietro ma aggrappato alla Top 10 anche il padrone di casa Andrea Pavan. Per il numero 66 del mondo il giro odierno è stato un vero e proprio biglietto per le montagne russe che ha regalato spettacolo al pubblico dell’Olgiata: sono arrivati 5 birdie, 3 bogey, due doppi bogey e un eagle al par 4 della 4 che lo aveva momentaneamente collocato ai piedi del podio. Purtroppo l’impresa non è riuscita ma un piazzamento nei dieci a casa vale sempre moltissimo e il romano non può che essere soddisfatto.
A -7 poi troviamo, accanto al nordirlandese Graeme McDowell, il britannico Justin Rose, uno dei papabili della vigilia che, dopo tre giri abbastanza opachi, ha regalato il miglior score di giornata in 64, mostrando a tutti lampi di classe assoluta. Il bresciano Nino Bertasio termina con un ottimo 68 che lo fa risalire di diciassette posizioni fino alla 34ma, un colpo di vantaggio rispetto ad Edoardo Molinari (-1 di giornata). Infine, Guido Migliozzi e Renato Paratore concludono un torneo disputato abbastanza in parallelo in 48ma posizione a -1, partendo dallo score di pari con il par del campo questa mattina.
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michele.brugnara@oasport.it
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Foto: Masuti shutterstock.com