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Golf, PGA Tour 2019: Austin Cook e Talor Cooch appaiati in testa dopo il primo giro dello Houston Open

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La prima giornata dello Houston Open 2019 di golf si è chiusa con una coppia di americani al comando. Austin Cook e Talor Gooch hanno terminato il proprio round di giovedì con uno score di 64 colpi e otto sotto al par e hanno preso il comando del torneo sul campo par 72 del Golf Club of Houston.

In particolar modo risalta un dato statistico riguardo al primo giro di Cook, in quanto il ventottenne dell’Arkansas è tornato alla clubhouse dopo aver preso tutti i 18 green con i colpi regolamentari, una grande soddisfazione che raramente capita in uno sport come questo. Il suo compagno in testa alla classifica Gooch, invece, può vantare una carta con ben dieci birdie (record in carriera per lui) di cui quello alla 9 conquistato con un putt di oltre 63 piedi.

La coppia di testa avrà nella giornata di venerdì un vantaggio di un colpo sull’esperto austriaco Sepp Straka, che ha approfittato di un putt caldissimo per capitalizzare un ottimo avvio delle back 9, aperto con quattro birdie consecutivi che hanno alzato l’asticella del suo round. Altri tre rappresentanti del golf a stelle e strisce, Russell Henley, Lanto Griffin e Tyler McCumber, sono in agguato a -6 dopo un primo girio in 66 colpi ma la notizia più bella della giornata può essere considerata la settima posizione a -5 del ventenne padrone di casa Cole Hammer, il numero due del mondo tra gli amatori. Il freshmen del College of Texas non avrebbe potuto rendere il suo debutto nel Tour più memorabile di così, dando seguito alle parole dei giorni scorsi in cui affermava sicuro di essere già in grado di competere per vincere il torneo.

Il PGA Tour è tornato dunque a Houston a 18 mesi dall’ultima volta senza grandissime star, il golfista più blasonato al via era lo svedese Henrik Stenson attuale numero 37 dell’ordine di merito mondiale, ottimo elemento ma che non può bastare per rendere interessante un intero field, soprattutto considerata la concorrenza diretta dell’Open d’Italia che può vantare un parco partecipanti di ben altra caratura. Il golfer champion of the year del 2016, due volte secondo da queste parti in carriera, ha chiuso il suo giro in pari con il par dopo un giro in 72 e avrà quindi non solo otto colpi da recuperare rispetto alla testa ma è a rischio di mancare il taglio che attualmente sarebbe a -1.

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Foto: shutterstock.com

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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