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Golf, PGA Tour 2020: in Corea del Sud la CJ Cup at Nine Bridges. Brooks Koepka sfida Hovland e i giovani rampanti

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Si cambia scenario per questa settimana sul PGA Tour: la CJ Cup @ Nine Bridges, infatti, si disputa non negli Stati Uniti, ma in Corea del Sud, e precisamente sull’isola di Jeju, nota perché vi si trova la più alta montagna sudcoreana, l’Hallasan, che in realtà è un vulcano estinto da tempo, dal momento che l’ultima eruzione è avvenuta 800 anni fa. Il torneo ha una storia giovanissima: è nato nel 2017 e i suoi due vincitori sono stati americani e numeri 1 del mondo, Justin Thomas e Brooks Koepka.

Proprio quest’ultimo, che attualmente domina l’OWGR in maniera incontrastata, torna in gara per la prima volta nella stagione 2019-2020 dopo aver messo in piedi un anno straordinario: vittoria al PGA Championship, secondo posto al Masters e allo US Open, quarto all’Open Championship, vittoria al FedEx St. Jude Invitational del WGC, quarto posto nel PGA Tour Championship. Risultati, questi, che bastano a far capire con quali premesse il nativo della Florida si ripresenta al via, assieme peraltro a suo fratello Chase.

Il field, in ogni caso, è di altissimo livello anche se il solo altro top ten in gara è Justin Thomas. In verità, va sottolineato come ci sia un ottimo mix tra il presente e il futuro del golf mondiale. Da una parte, infatti, troviamo il vincitore dello US Open Gary Woodland, Phil Mickelson, lo spagnolo Sergio Garcia, gli inglesi Tommy Fleetwood e Danny Willett, ma anche il giapponese Hideki Matsuyama e l’australiano Jason Day, che poi voleranno con Tiger Woods e Rory McIlroy a giocare il primo skins game in calendario da anni a questa parte sul PGA Tour, in Giappone. Dall’altra c’è il trio di giovani rampanti che sta emergendo di forza nel panorama del golf mondiale, formato dal norvegese Viktor Hovland e dagli americani Matthew Wolff e Collin Morikawa. Dei tre, fino a questo momento, Morikawa e Wolff sono quelli con alle spalle già un successo sul PGA Tour (e il primo è numero 74 del mondo), mentre Hovland è stato protagonista di otto tornei consecutivi di grandissima sostanza, sempre conclusi tra i primi 20. Sono loro gli uomini nuovi della disciplina: due di loro hanno 22 anni e il terzo, Wolff, 20.

Il percorso è un bel par 72 che presenta numerosi bunker, qualche ostacolo d’acqua e soprattutto la caratteristica buca 18, un par 5 che si divide letteralmente in due percorsi tra i quali è possibile scegliere per arrivare in green. Buona parte del risultato finale dipende dal vento presente sul posto, che può radicalmente cambiare le carte in tavola. La copertura in streaming è offerta dal GolfTV, che detiene i diritti per l’Italia del PGA Tour.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Mitch Gunn / Shutterstock.com

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