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Ivan Basso: “Fancellu e Puppio due talenti su cui puntare. Nibali ha scelto la squadra giusta”

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BERGAMO – Quando parla è quasi difficile stargli dietro. E’ un Ivan Basso pieno di energia quello che in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro operativo di Trek Bicycle sul territorio italiano racconta le sue sensazioni su quello che è stato e quello che sarà per il ciclismo italiano e non solo.

A distanza di qualche giorno, che idea ti sei fatto sul Mondiale 2019?
“L’Italia ha corso la gara iridata in maniera esemplare e secondo me non l’ha perso, semplicemente l’ha vinto Pedersen in maniera meritata: ha avuto uno spunto migliore. E’ una situazione di corsa che va accettata, dove ad imporsi è stato il corridore che ha avuto un pizzico di energia in più”.

Pedersen è un giovane, ma voi lavorate al team Kometa Cycling Team con ragazzi ancor più giovani: come vi trovate con loro, visto che molti ragazzi – come Fancellu – hanno speso grandi parole per voi in queste settimane?
“Ritengo che Fancellu e Puppio, oltre a Juan Pedro López e Michel Ries che sono già in Trek-Segafredo, siano per le loro diverse caratteristiche due talenti italiani su cui il nostro movimento può puntare molto”.

In Trek-Segafredo arriva una tua vecchia conoscenza come Nibali, che annata vedi alle porte per lui?
“Credo che Vincenzo abbia scelto la squadra giusta per poter centrare gli obiettivi che, di volta in volta, proverà a mettere nel mirino in questa fase della sua carriera: siano esse delle Classiche o dei Grandi Giri”.

A proposito del Giro d’Italia: in molti hanno criticato il disegno del 2019, ti aspetti qualcosa di diverso nel 2020?
“Io sono sempre stato scettico riguardo alle critiche, anche perchè il Giro è la corsa che segnerei sempre nel mio calendario personale e a cui vorrei partecipare se fossi ancora in bicicletta. Ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che c’è qualcosa che non va, io preferisco pensare a chi fa, chi organizza e chi lavora per il bene delle corse”.

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Foto: Twitter Ivan Basso

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