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Masters 1000 Parigi-Bercy 2019: Novak Djokovic debutta vincendo senza brillare contro Corentin Moutet

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Novak Djokovic non brilla, ma supera il match d’esordio al Masters 1000 di Parigi-Bercy, superando in due set il padrone di casa Corentin Moutet, ventenne numero 97 del mondo, per 7-6 (3) 6-4. Il francese può lamentare il fatto di aver mancato due set point nel primo parziale. Per il serbo, al quale il numero 1 del mondo sarà sottratto da Rafael Nadal da lunedì perché, dopo questo torneo, l’ATP toglie i punti sia di Parigi-Bercy che delle Finals 2018, nel terzo turno ci sarà uno tra il britannico Kyle Edmund e l’argentino Diego Schwartzman.

Che la giornata di Djokovic non sia delle migliori lo si capisce subito: pur riuscendo ad evitare situazioni pericolose nei primi due turni di servizio, commette più di un errore che ne dimostra la fase di pieno rodaggio verso le Finals. Moutet, d’altro canto, non scende in campo per fare da sparring partner, s’inventa alcuni bei punti e soprattutto, dopo uno scambio spettacolare con passante finale, si procura tre palle break sul 3-3. Le prime due sono annullate dal numero 1 del mondo, ma la terza è quella buona, con un recupero da molto lontano del francese sul quale la volée bassa di dritto di Djokovic, semplicemente, non parte dalla racchetta. Moutet, però, a sua volta si ritrova sotto 15-40 nel gioco successivo, ma il serbo commette due errori grossolani non da lui, e lo stesso accade con un rovescio lungo sulla terza chance di controbreak ottenuta poco dopo. Sulla quarta è bravo Moutet a comandare lo scambio. Il francese, dopo questo lungo game, non solo tiene il servizio, ma sul 5-3 si procura anche due set point non consecutivi, ed è sul secondo, che affossa in rete con il dritto, che ha molto da recriminare. La conseguenza, quasi inevitabile, arriva nel gioco successivo: break a 15 di Djokovic, che sfrutta tutti gli errori di Moutet. Si arriva al tie-break, che si trasforma in un dominio del serbo, in grado di chiudere 7-2.

La vittoria nel primo set rinfranca decisamente Djokovic, che ricomincia a giocare su un livello a lui più congeniale ed inizia a martellare ripetutamente Moutet da fondo. La conseguenza più immediata sono i due, veloci, break che arrivano nei primi cinque giochi del secondo parziale. Il francese, ad ogni modo, non demorde e con un gran scambio chiuso di dritto si guadagna una palla break, Djokovic perde il servizio da solo con un doppio fallo ed è 4-2. Da quel momento, però, nessuno dei due si avvicina più anche solo a vedere da lontano una possibilità di togliere la battuta all’altro, e così il numero 1 del mondo, in un’ora e 46 minuti, va al terzo turno.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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