Rugby
Mondiali 2019: Bleus e All Blacks, doppia sfida alle Americhe
Il mercoledì iridato si presenta con due partite non di cartello, ma dove scendono in campo due delle squadre che sognano di arrivare fino a Yokohama il prossimo 2 novembre. Francia e Nuova Zelanda, infatti, saranno impegnate domani in due partite che non devono preoccuparle, ma dove il flop sarebbe irreparabile. I Bleus affronteranno, infatti, gli Stati Uniti, mentre gli All Blacks andranno a caccia del Canada.
Torna in campo la Francia alle 9.45 dopo l’importante vittoria sull’Argentina e l’obiettivo è mettersi alle spalle la pratica Stati Uniti per concentrarsi ancora di più sulla sfida da dentro o fuori con l’Inghilterra. E gli USA visti con i britannici non possono essere un ostacolo per i ragazzi di Jacques Brunel, favoriti d’obbligo per la vittoria.
Bleus che fanno un ampio turnover, sia per dare minuti e spazio alle riserve, sia perché torneranno in campo già domenica prossima contro l’altro underdog del girone, le Tonga. Stati Uniti che, invece, non ribaltano il XV iniziale nel tentativo di creare più difficoltà possibili alla Francia. Difficile, però, immaginare un passo falso di Picamoles e compagni che dopo la vittoria di misura sull’Argentina sanno di essere a un passo dai quarti di finale, obiettivo minimo per i Bleus, ma che dopo le ultime stagioni – e con Pumas e Inghilterra nel girone – non era così scontato.
A seguire, a Oita, sarà il momento della Nuova Zelanda, a riposo ormai dal 21 settembre, che affronta il Canada. Enorme la differenza di valori in campo e anche solo ipotizzare un passo falso degli All Blacks appare follia pura. I nordamericani visti contro l’Italia si sono confermati squadra mediocre, con il solo DTH van der Merwe a trovare qualche spunto, ma sicuramente troppo poco per impensierire in attacco i “tuttineri”. Ancora peggio la difesa canadese, che contro giocatori come Sonny Bill Williams o Reiko Ioane difficilmente potranno opporre velocità e forza tale da evitare un pesante ko.
Francia – USA
Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Alivereti Raka, 13 Sofiane Guitoune, 12 Gael Fickou, 11 Yoann Huget, 10 Camille Lopez, 9 Maxime Machenaud, 8 Louis Picamoles, 7 Yacouba Camara, 6 Arthur Iturria, 5 Paul Gabrillagues, 4 Bernard Le Roux, 3 Emerick Setiano, 2 Camille Chat, 1 Cyril Baille
In panchina: 16 Guilhem Guirado, 17 Jefferson Poirot, 18 Rabah Slimani, 19 Sebastien Vahaamahina, 20 Gregory Alldritt, 21 Baptiste Serin, 22 Romain Ntamack, 23 Maxime Medard
USA: 15 Mike Teo, 14 Blaine Scully, 13 Marcel Brache, 12 Bryce Campbell, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Shaun Davies, 8 Cam Dolan, 7 Hanco Germishuys, 6 Tony Lamborn, 5 Nick Civetta, 4 Nate Brakeley, 3 Titi Lamositele, 2 Joe Taufetee, 1 Eric Fry
In panchina: 16 Dylan Fawsitt, 17 Olive Kilifi, 18 Paul Mullen, 19 Greg Peterson, 20 Ben Pinkelman, 21 Ruben de Haas, 22 Will Magie, 23 Thretton Palamo
Nuova Zelanda – Canada
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Jordie Barrett, 13 Jack Goodhue, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Richie Mo’unga, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read, 7 Matt Todd, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Patrick Tuipulotu, 3 Angus Ta’avao, 2 Liam Coltman, 1 Atu Moli
In panchina: 16 Codie Taylor, 17 Ofa Tuungafasi, 18 Nepo Laulala, 19 Samuel Whitelock, 20 Ardie Savea, 21 Brad Weber, 22 Ryan Crotty, 23 Ben Smith
Canada: 15 Patrick Parfrey, 14 Jeff Hassler, 13 Conor Trainor, 12 Ciaran Hearn, 11 DTH van der Merwe, 10 Peter Nelson, 9 Gordon McRorie, 8 Tyler Ardron, 7 Lucas Rumball, 6 Matt Heaton, 5 Conor Keys, 4 Evan Olmstead, 3 Cole Keith, 2 Eric Howard, 1 Djustice Sears-Duru
In panchina: 16 Andrew Quattrin, 17 Hubert Buydens, 18 Jake Ilnicki, 19 Mike Sheppard, 20 Josh Larsen, 21 Phil Mack, 22 Taylor Paris, 23 Andrew Coe
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Foto: Claudio Bosco – LPS