MotoGP
Moto2, GP Giappone 2019: Marquez vuole l’allungo decisivo ma Fernandez e Marini sono pronti alla sfida
La stagione 2019 era attesa come quella della ribalta per il talento pesarese dello Sky Racing Team Luca Marini, che si era presentato al via con tutte le potenzialità per poter lottare sulla carta anche per il titolo della Moto2. E invece la prima vittoria si è fatta attendere con impazienza fino allo scorso GP della Thailandia, una lunga attesa finalmente terminata che fa tirare un sospiro di sollievo al pilota e a tutto il box.
Il circus del motomondiale resta in Asia ma si sposta a Motegi, dove questo fine settimana andrà in scena il quartultimo appuntamento della stagione, il GP del Giappone. Col morale alle stelle il fratello di Valentino Rossi proverà a cavalcare l’onda dell’entusiasmo e bissare il recente successo anche se i favoriti dovrebbero restare gli spagnoli Alex Marquez e Augusto Fernandez. Il leader del mondiale è vicinissimo a conquistare il secondo titolo della sua carriera e corsa dopo corsa ai rivali rimane sempre meno tempo per accorciare il distacco. Il più pericoloso è proprio il connazionale della Flexbox, distanziato 40 punti in classifica e bisognoso di un qualche colpo di fortuna per poter pensare di riaprire la lotta.
Un interessante terzetto formato dal sudafricano Brad Binder (KTM), dallo svizzero Thomas Luthi (Kalex – Dynavolt) e dall’altro iberico Jorge Navarro (Speed Up) si gioca la seconda posizione con Fernandez, e ogni gara sembra sia in grado si spostare gli equilibri su chi possa definirsi favorito per la conquista del comunque importante posto d’onore. Luthi (due volte trionfatore qui in Moto2, nel 2014 e nel 2016) era partito fortissimo in questa stagione ma è recentemente molto calato, al contrario Binder e Navarro sono in un periodo di forte crescita dovuta anche ai buoni progressi dei rispettivi mezzi.
In casa Italia occhio come sempre ai due magici rookie Fabio Di Giannantonio (Speed Up) e Enea Bastianini, vincitore nel 2016 in Moto3 a Motegi, poi sarà da verificare il livello di competitività di un Lorenzo Baldassarri caduto in un oblio senza fine dal quale pare difficile pensare riesca a uscire nel corso di questa stagione.
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Foto: Valerio Origo
michele.brugnara@oasport.it
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