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MotoGP, GP Australia 2019: Jorge Lorenzo, umiliazione senza fine. Ultimo a oltre un minuto da Marquez!

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La domenica di Phillip Island ci ha regalato un’altra pagina nera della stagione di Jorge Lorenzo, ormai da tempo l’ombra del cinque volte campione del mondo unico in grado di vincere un titolo in MotoGP nell’era Marquez. Il maiorchino classe 1987, invece di aumentare la propria confidenza in sella alla Honda gara dopo gara in seguito all’infortunio estivo, sta progressivamente peggiorando in termini di performance passando dai 46″ di Aragon ai 66″ accumulati quest’oggi dal vincitore Marc Marquez in Australia.

Dopo aver pagato più di 3″ in qualifica dalla strepitosa pole position di Maverick Vinales riuscendo comunque a strappare una 19^ piazza in griglia davanti a Syahrin e Rabat, in gara Lorenzo non è mai stato inquadrato dalle telecamere della regia internazionale perdendo fin da subito le ruote del gruppo. L’ex pilota di Yamaha e Ducati, in palese difficoltà tecnica e psicologica dopo le numerose batoste subite dall’inizio dell’anno, è stato lentissimo dal primo all’ultimo giro della corsa odierna ma è da metà gara in poi in cui i suoi tempi si sono alzati drasticamente fino a toccare addirittura degli 1’33” alti, ritmo di quasi 3″ più lento rispetto alla coppia di testa.

Tralasciando l’impietoso ed imbarazzante confronto diretto con il compagno di squadra Marquez che attualmente sta facendo un altro sport rispetto a tutti gli altri, ciò che preoccupa maggiormente è il distacco di 55″ accumulato in 27 giri dal pari marca Cal Crutchlow. Il britannico, in forza al Team di Lucio Cecchinello, guida una Honda simile a quella di Jorge ma senza gli aggiornamenti portati nel 2019 dal Team ufficiale HRC ed oggi ha chiuso in seconda piazza in solitaria davanti a Ducati, Yamaha e Suzuki. A questo punto Lorenzo può solo sperare di finire la stagione il prima possibile per poi sedersi ad un tavolo coi vertici Honda per trovare una buona soluzione a questa situazione per evitare un’altra stagione di questo tipo.

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Foto: Lapresse

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