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MotoGP, GP Australia 2019: la stagione opaca di Danilo Petrucci. Occasione da pilota ufficiale non sfruttata, impietoso il confronto con Lorenzo

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Dopo una prima metà di stagione molto positiva in cui si è dimostrato spesso sullo stesso livello del compagno di squadra Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci è entrato in una spirale negativa di pessimi risultati e di un feeling sempre meno ideale in sella alla sua Desmosedici GP19. La quinta posizione attuale nel Mondiale MotoGP non rispecchia il valore attuale del ternano classe 1990, incapace ormai da sette gare a questa parte di chiudere un Gran Premio nelle prime 6 posizioni. L’ex pilota di Ducati Pramac, al primo campionato nel team ufficiale, non sta dando ragione sul campo alla scelta di rinnovargli il contratto per il 2020 nonostante un avvio promettente.

Nelle prime 9 gare disputate nel 2019, Petrucci è stato incredibilmente solido e costante riuscendo ad andare sempre a punti e ad essere sempre nella top6. Il momento di massima esaltazione della sua annata è arrivato sicuramente al Mugello con la prima vittoria in carriera nel Motomondiale ottenuta proprio nella gara di casa in volata davanti a Marc Marquez e a Dovizioso, ma questo exploit abbinato ai due terzi posti raccolti a Le Mans e a Barcellona non è sufficiente per ritenere il suo contributo alla causa Ducati in linea con le aspettative. Chiaramente Danilo non è stato chiamato al “piano superiore” per togliere punti al leader Dovizioso nella corsa verso il titolo, ma in seguito all’improvviso addio di Jorge Lorenzo il pilota umbro è stato preferito all’altro candidato Jack Miller proprio per supportare il “Dovi” con un compagno di suo gradimento.

Sorge spontaneo un confronto diretto con le prestazioni messe in mostra da Lorenzo nel 2018 con la sua stessa moto, anche se bisogna considerare il notevole miglioramento delle altre case principali (Honda, Yamaha e Suzuki) avvenuto proprio a partire dallo scorso inverno. Lo spagnolo, attualmente in crisi nera alla guida della Honda HRC, è stato in grado di aggiudicarsi 3 vittorie di tappa ed un secondo posto a Brno nel 2018 provando addirittura a rilanciarsi in ottica iridata durante l’estate dopo un pessimo avvio di stagione. Ciò che preoccupa maggiormente nella situazione di Petrucci è proprio la tendenza negativa cominciata in Repubblica Ceca e apparentemente lontana da una fine alla luce degli ultimi deludenti riscontri.

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Foto: Valerio Origo

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