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MotoGP, GP Thailandia 2019: Marquez vuole il titolo, Dovizioso pronto a rovinare la festa

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La stagione 2019 della MotoGp sta per arrivare al capolinea. No, non in senso letterale in quanto mancano ancora quasi due mesi e cinque avvincenti appuntamenti ma perché Marc Marquez è (finalmente) pronto a chiude i conti una volta per tutte. L’iberico ha ancora una volta dominato il Motomondiale e si appresta nell’imminente GP della Thailandia a festeggiare l’ottavo titolo della sua incredibile carriera, senza aver lasciato agli avversari nemmeno una chance. Troppa la superiorità mostrata soprattutto sul lato della costanza di rendimento, un fattore che da sempre ha spinto oltre i limiti immaginabili il fantastico binomio tra il campione di Cervera e la HRC.

A Marquez basterà guadagnare due punti su Andrea Dovizioso per raggiungere l’obiettivo già questo fine settimana e non dover attendere fino a Motegi, e il tracciato di Buriram pare poter essere il teatro perfetto dopo il trionfo spettacolare dello scorso anno, l’unico precedente nel motociclismo. Il forlivese tuttavia è restato piacevolmente sorpreso dal podio raggiunto ad Aragon e si presenta in Thailandia pronto a dare battaglia quantomeno per una vittoria di tappa. I lunghi rettilinei del primo tratto potrebbero aiutare la Desmosedici a tornare la vera antagonista di Marquez e allo stesso modo potremmo anche assistere a una delle ultime occasioni per rivedere il Danilo Petrucci che aveva fatto innamorare tutti a inizio stagione.

Apriamo poi il delicato capitolo Yamaha. La casa di Iwata si era presentata da assoluta protagonista al via della domenica di Aragon, dopo delle rassicuranti prove che avevano proiettato soprattutto Fabio Quartararo e Maverick Viñales come possibili problemi per Marquez. In gara, però, qualche problema di troppo con la gomma ha permesso a Dovizioso e alla scheggia impazzita Jack Miller di riportarsi sotto e soffiare loro il podio. Tutto il box va dunque alla ricerca di una sorta di rivincita su un tracciato che potrebbe non essere quello ideale per la M1, anche se l’anno scorso le Yamaha si erano comportate egregiamente e Viñales aveva sfiorato anche il successo; con i recenti progressi apportati al telaio e allo scarico è dunque possibile che Yamaha si riveli in grado di lottare con Ducati alla pari anche qui.

Particolare è il caso di Valentino Rossi, reduce da una delle più opache performance del recente passato dieci giorni fa, quando ha terminato la corsa quasi a 20 secondi dai compagni di marca. Il pesarese sta alternando buone prestazioni ad altre molto meno concrete soprattutto per l’eccessivo consumo del posteriore, un problema che non è ancora riuscito a capire come risolvere, e ha estremamente bisogno di ritrovare la via del podio in questi ultimi round per chiudere con positività una stagione che non ha preso la direzione sperata.

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Foto: Valerio Origo

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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