Nuoto
Nuoto, ISL Indianapolis 2019: Energy Standard ampiamente davanti a tutti dopo il Day-1, Aqua Centurions quarti
La seconda novità recente del nuoto (dopo le Swim Championship Series) ha aperto oggi definitivamente i battenti. La International Swimming League ideata dal magnate ucraino Konstantin Grigorishin trasforma questa competizione in un vero sport di squadra: si gareggia in un format totalmente inedito, la vasca corta da 25 metri e soprattutto non conta il cronometro (che è proprio assente) ma solamente le posizioni d’arrivo che attribuiscono punti in base all’ordine (9 punti al primo poi 7,6,5,4,3,2,1). Otto squadre partecipanti in generale, quattro americane e quattro europee, ma per ogni tappa scendono in acqua solamente due coppie di team che gareggiano con altrettanti atleti a testa in ogni prova.
La prima delle sette tappe è la due giorni in corso di svolgimento al Physical Education and Natatorium dell’Università dell’Indiana (IUPUI), che vede impegnati i Calj Condors e i DC Trident (USA) e l’Aqua Centurions e l’Energy Standard (Europa).
Andiamo a riepilogare quanto accaduto gara per gara:
100 farfalla – Nella prova di apertura al femminile la svedese Sarah Sjoestrom (Energy Standard) si è imposta in scioltezza con 55.65 davanti alla statunitense Kelsi Dahlia; quarta Elena Di Liddo e settima Ilaria Bianchi. Chad Le Clos (RSA, Energy Standard) si è imposto tra gli uomini in 49.65 davanti ai nostri Matteo Rivolta e Santo Condorelli (Aqua Centurions).
50 rana – Tra le donne l’americana Lilly King (Cali Condors), si impone in 29.23 davanti alla connazionale Molly Hannis e alla britannica Imogen Clark. La nostra Martina Carraro giunge quinta di un soffio e quindi porta in saccoccia quattro punti al team a trazione italiana. Nella prova maschile grandissima Italia che fa doppietta con il varesino Nicolò Martinenghi (26.03) che eguaglia il suo personale in vasca corta, davanti a Fabio Scozzoli beffato negli ultimissimi metri e al russo Ilya Symanovich.
400 misti – Al femminile la padrona di casa Melanie Margalis (Cali Condors) è la più rapida in 4:25.77, strappa il successo alla favorita connazionale Katie Ledecky e alla canadese Mary Sophie Harvey. Altro successo USA tra gli uomini, con Jay Litherland (DC Trident) che chiude in 4:06.92 davanti allo scozzese Mark Szaranek e al tedesco Philip Heinz.
4×100 stile libero femminile – La prima delle staffette (importanti in quanto conferiscono punteggio doppio) è stata dominata dalle formazioni americane con Energy Standard (3:28.63) che chiude davanti a Cali Condors. Sesta la formazione tutta azzurra dell’Aqua Centurions 1, formata da Elena Di Liddo, Ilaria Bianchi, Margherita Panziera e Federica Pellegrini.
200 dorso – Il russo Evgeny Rylov (Energy Standard) con 1:49.68 beffa per un soffio al tocco l’australiano Mitch Larkin e poi terzo a seguire Travis Mahoney in rappresentanza dell’Aqua Centurions. Nella prova femminile la nostra Margherita Panziera è terza dietro alla specialista canadese Kylie Masse (2:01.89) e alla statunitense Lisa Bratton, sfuggite via nelle fasi iniziali e non più riprese, nonostante la progressione dell’azzurra, ottava Silvia Scalia.
50 stile libero – Il transalpino Florent Manadou sbaraglia la concorrenza nella prova più veloce di tutte, sfruttando la sua grande potenza e l’ottima capacità di virata, chiudendo in 20.77. Secondo posto per il britannico Ben Proud mentre l’azzurro Santo Condorelli è quarto dietro anche a Justin Ress. Sarah Sjoestrom vince la seconda prova di giornata nel femminile superando in 23.58 la polacca Kasia Wasick e l’americana Olivia Smoliga, Olivia Di Pietro ottava di batteria.
4×100 misti uomini – Energy Standard (3:23.11) si impone con Kliment Kolesnikov, Ilya Shymanovich, Chad Le Clos e Simonas Bilis con la prima delle due squadre davanti a Cali Condors e agli Aqua Centurions.
200 stile libero – Siobhan Haughey ( DC Trident) beffa con 1:52.88 nuovamente Katie Ledecky, leggermente appesantita, poi l’astro nascente australiano Ariarne Titmus. A sorpresa il giovane brasiliano Breno Correia (1:44.21) e il tedesco Poul Zellman dominano la manche maschile riportando in alto l’Acqua Centurions, sorprendendo il polacco Kacper Majchrzak, terzo.
50 dorso – La prova regina per la nostra Silvia Scalia, che però non riesce ad andare oltre la sesta piazza. Olivia Smoliga si prende i 9 punti nuotando in 26.41, davanti alla ceca Simona Kubova e alla britannica Georgia Davies. Margherita Panziera ottava e mai in corsa, anche se la sua distanza non è certo questa. Un ottimo Simone Sabbioni si classifica secondo tra gli uomini dietro al campione russo Kliment Kolesnikov (23.29).
200 rana – Seconda vittoria della serata tra le donne per Lilly King (2:18.25) davanti alle canadesi Kelsey Wog e Kierra Smith; l’azzurra Martina Carraro partiva con grande ambizione ma non riesce ad andare oltre il quinto posto dopo essere calata molto nel finale. La prova maschile ha visto una doppietta per l’Energy Standard con il russo Anton Chupkov dominatore in 2:04.03 davanti al connazionale Ilya Shymanovich, sesto e settimo i nostri Nicolò Martinenghi e Fabio Scozzoli.
4×100 stile libero maschile – Nell’ultima prova in programma il team Energy Standard di Manadou e Le Clos trova un altro importante successo con i quattro frazionisti che stampano un 3:08.77 davanti all’Aqua Centurions A dove si mette in luce un dignitosissimo Alessandro Miressi.
Si chiude dunque la prima delle due giornate di questa nuova e tutta da scoprire competizione, con l’Energy Standard davanti a tutti con 250 punti; a 229.5 troviamo poi i Cali Condors, mentre DC Trident e Aqua Centurions hanno fatto più fatica, come atteso, e si sono fermati rispettivamente a 165 e 163.5 punti.
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Foto: shutterstock.com
michele.brugnara@oasport.it
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