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Nuoto
Nuoto, ISL Indianapolis 2019: Energy Standard domina la tappa davanti a Cali Condors, Sjoestrom MVP
Al Physical Education and Natatorium di Indianapolis si è appena chiusa la prima tappa ufficiale della International Swimming League 2019, la nuova competizione a squadre che mira a rivoluzionare il nuoto e a renderlo una disciplina di squadra. Il format è tutto da scoprire, vasca corta da 25 metri e ritmi di gara serratissimi, con il tempo che è mostrato al pubblico solamente per il primo classificato di ogni competizione (quantomeno in questo primo round).
Si ripartiva dopo la prima giornata con Energy Standard davanti a Cali Condors, DC Trident e la formazione fortemente rappresentata da atleti italiani, Aqua Centurions. La classifica è rimasta invariata al termine di questa seconda parte e quindi gli europei (521) si portano a casa 4 punti in classifica, 3 per i rivali americani (425), 2 per i terzi classificati (316.5) e 1 punto soltanto per la squadra dove militano i nostri ragazzi (290.5). Sarah Sjoestrom nominata MVP con 54 punti individuali e 5 vittorie, tra cui la skins race finale.
Andiamo a ricapitolare quanto accaduto gara per gara:
100 stile libero – Proprio la svedese Sjoestrom subito in evidenza per Energy Standard, vince la prova femminile in 51.76 davanti a Siobhan Haughey e Olivia Smoliga; la romana Silvia di Pietro settima per Aqua Centurions. Immediatamente dopo sono partiti anche gli uomini e il sudafricano Chad Le Clos (46.96) guida la seconda doppietta per Energy Standard precedendo il lituano Simonas Bilis. Santo Condorelli come spesso accade in grande evidenza al passaggio dei 50 (2 vasche) poi cala nel finale e chiude quarto.
100 rana – L’imbattibile americana Lilly King precede senza problemi in 1:04.43 la compagna di squadra del Cali Condors Molly Hannis, Martina Carraro cresce nel finale ma non riesce a scavalcare l’altra statunitense Bethany Galat per il terzo posto e il podio. Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi hanno provato a forzare nelle fasi iniziali del maschile, ma alla fine alla distanza è uscito il russo Ilya Symanovich (ES) in 56.71 che si è messo davanti a tutti. Il varesino si è ben comportato mettendosi alle spalle l’altro russo Anton Chupkov e il connazionale.
400 stile libero – Un’incredibile Katie Ledecky (DT), apparsa molto più tonica di ieri, va vicinissima al record del mondo (3:53.92) in vasca corta dominando la prova e chiudendo in 3:54.06 davanti all’australiana Ariarne Titmus che ha stabilito tale record ad Hangzhou 2018. Applausi dal Physical Education and Natatorium per il tentativo e urla rimaste un po’ strozzate in gola. Lo statunitense Zane Grothe (3:41.64) beffa il russo Mykhailo Romanchuk tra gli uomini e vince la seconda prova di fila per DC Trident.
Staffetta 4×100 mista donne – Doppietta per Cali Condors con un ottimo tempo per una prima formazione decisamente competitiva (Olivia Smoliga, Lilly King, Kelsi Dahlia, Mallory Comerford) in 3:49.06; Aqua Centurions quinta con il quartetto tutto azzurro composto da Margherita Panziera, Martina Carraro, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini.
200 misti – L’Aussie Mitch Larkin (Cali Condors) chiude davanti a tutti in 1:52.93 precedendo il greco Andreas Vazaios e il teutonico Philip Heintz, delude Chupkov solo settimo. Arriva un’altra doppietta nel femminile per Cali Condors che con questa prova opera virtualmente il sorpasso su Energy Standard in classifica generale: la favoritissima Melanie Margalis nuota in 2:04.18 e termina davanti alla compagna Kelsey Wog.
50 stile libero – Florent Manadou riporta subito avanti gli Energy Standard in una lotta appassionante tra i due team. Il transalpino domina in 22.66 davanti al compagno Chad Le Clos. Una buona Italia con un competitivo Matteo Rivolta che si classifica terzo, Santo Condorelli quinto. *Sarah Sjoestrom non si lascia scappare neanche questa prova e trionfa al femminile precedendo l’australiana Brianna Throssell; Elena Di Liddo quinta, Silvia di Pietro settima per AC.
100 dorso – Grande prova per il romagnolo Simone Sabbioni che prova fino all’ultimo a spuntarla sul russo Kliment Kolesnikov (50.16) ma si deve arrendere per poco, terzo Mitch Larkin. *Olivia Smoliga e Kylie Masse rialzano la testa di Cali Condors dopo un paio di deludenti performance.
Staffetta 4×100 stile libero mista – *Energy Standard aumenta il proprio vantaggio in classifica trionfando col primo team formato da Evgeny Rylov, Simonas Bilis, Kayla Sanchez e Penny Oleksiak. La battaglia per il secondo posto è stata entusiasmante con Aqua Centurions che grazie a un ottimo Alessandro Miressi e alla rimonta di Federica Pellegrini ha battuto il team B di Energy Standard.
200 farfalla – *Provano un ultimo tentativo di rimonta i Cali Condors grazie alle statunitensi Hali Flickinger e Kelsi Dahlia che si impongono. *Chad Le Clos riporta al successo i DC Trident negli uomini in una prova tiratissima contro Andreas Vazaios, poi terzo lo scozzese Mark Szaranek oggi non soddisfattissimo di sè.
Sono iniziate poi le attesissime skins race che hanno chiuso il programma, la gara a eliminazione diretta sui 50 metri stile che ha generato tantissima curiosità nel periodo di avvicinamento a questa manifestazione:
Nel femminile Sarah Sjoestrom (23.89, ES), Femke Heemskerk (ES), Morgan Wasik (CC) e Olivia Smoliga (CC) passano il primo turno, eliminando Silvia di Pietro (ottava) e soprattutto la statunitense Madison Kennedy. Pochi secondi dopo le quattro atlete sono tornate in acqua ma le due nuotatrici dell’Energy Standard hanno continuato il loro dominio staccando il pass per la finale a due. La svedese (25.14) non lascia scampo all’olandese neanche in finale e stremata si porta a casa il successo in questa mini competizione.
Tra gli uomini i quattro ad accedere alle semifinali sono Florent Manadou (21.24, ES), Santo Condorelli (AC), Ben Proud (ES) e Robert Howard (DT), ottavo ed eliminato il padovano Luca Dotto. Manadou e Proud dominano poi la semifinale eliminando un ottimo Condorelli terzo, qualificandosi per la seconda finalissima completamente composta da nuotatori dell’Energy Standard. Il britannico, completamente esausto, lascia vita facile al transalpino, che trionfa in carrozza con 22.97.
* non sono stati mostrati i tempi neanche del vincitore.
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Foto: shutterstock.com
michele.brugnara@oasport.it
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