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Nuoto, ISL Indianapolis 2019: Sjoestroem e Le Clos MVP, Ledecky e Manaudou fanno paura, bene Martinenghi

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E la prima è andata in archivio. Ad Indianapolis (Stati Uniti) si è tenuta la tappa n.1 della ISL 2019 (International Swimming League) di nuoto in vasca corta e i pareri sono stati contrastanti: il divertimento degli atleti impegnati nelle sfide a squadre non è stato lo stesso dei telespettatori che, senza il supporto del cronometro, hanno fatto fatica a seguire la competizione. Questione di abitudine, visto che il posizionamento viene prima della bontà del tempo. Ecco che, quindi, Cali Condors, DC Trident, Aqua Centurions ed Energy Standard si sono confrontate in questa sfida Europa vs Stati Uniti ed è stata l’ultima menzionata a terminare in vetta. Di seguito la classifica finale:

Energy Standard, 539
Cali Condors, 457
DC Trident, 330.5
Aqua Centurions, 300.5

In evidenza tra le fila di questa compagine la svedese Sarah Sjoestroem e il sudafricano Chad Le Clos. I due nuotatori sono stati gli MVP con i loro 54 punti (nel caso della scandinava) e 43 punti (per il sudafricano). Sjoestroem si è portata a casa i successi dei 100 farfalla e dei 50 stile libero nel primo giorno e dei 100 stile libero e dei 50 farfalla nel day-2, considerando poi la vittoria delle skin races (sfide nei 50 stile libero). Per Le Clos, grande interprete della piscina da 25 metri, i sigilli nei 100 e 200 farfalla e nei 100 stile libero, nonché la seconda piazza nei 50 farfalla alle spalle di Florent Manaudou, lo hanno portato in vetta a questa particolare classifica. Merita però attenzione proprio il francese, protagonista anch’egli tra le fila dell’Energy Standard. I citati 50 farfalla, i 50 stile libero e le skin races sono stati i suoi territori di conquista e il 20″77 nelle due vasche dello sl è da rimarcare.

Decisamente interessante quello che ha fatto vedere “l’alieno” statunitense Katie Ledecky. Nel remake della sfida mondiale a Gwangju (Corea del Sud) in vasca lunga, Ledecky si è presa la sua rivincita nei 400 stile libero donne nei confronti dell’australiana (campionessa del mondo) Ariarne Timus (seconda in 3’57″61). L’americana si è imposta con il tempo di 3’54″06, sfiorando il colpo doppio, ovvero il primato del mondo di 3’53″92 detenuto proprio dall’aussie. Un segnale chiaro che, dopo i problemi fisici avuti in Asia, la pluricampionessa a Cinque Cerchi si prepara all’anno olimpico con grande decisione.

Venendo alla compagine che più riguardava i colori italiani, gli Aqua Centurions hanno fatto vedere buone cose soprattutto nella rana con Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi. In particolare, il lombardo, reduce da un anno un po’ complicato (rientro da un infortunio piuttosto importante), sembra aver approcciato nel migliore dei modi questa stagione. I due primati personali nei 50 rana (26″03, record personale eguagliato e vittoria) e nei 100 rana (57″05, precedente primato di 57″27 e secondo posto) testimoniano un buon piglio, mentre per il romagnolo (secondo alle spalle di Martinenghi nei 50 rana) si è ancora all’inizio del percorso. Condizione approssimativa ancora per buona parte dei nostri portacolori, anche per Federica Pellegrini che si è esibita essenzialmente nelle staffette. Parlando della prova a squadre, bella la prestazione nella 4×100 sl mixed di Alessandro Miressi (46″94) a un decimo dal personale.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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