Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Grand Prix 2019: le ambizioni dell’Italia. Rizzo, Guignard-Fabbri e Della Monica-Guarise puntano alle Finali

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Nel circuito Grand Prix 2019-2020 di pattinaggio artistico, in partenza questa settimana con Skate America, le punte di diamante della Nazionale italiana Matteo Rizzo, la coppia Nicole Della Monica-Matteo Guarise e i danzatori Charlène Guignard-Marco Fabbri cercheranno di fare la voce grossa per conquistare quante più posizioni sul podio possibili per centrare le attesissime finali di Torino, in scena al PalaVela dal 5 all’8 dicembre.

Una cosa è certa: l’impresa sarà tutt’altro che semplice. Le nostre stelle infatti si scontreranno in ogni tappa con avversari quotatissimi che renderanno complicato e in alcuni casi proibitivo l’obiettivo qualificazione. Tuttavia l’esperienza accumulata nel corso degli ultimi tempi unita al talento dei nostri ragazzi potranno certamente riservare più di una sorpresa.

Il gioiellino Matteo Rizzo si giocherà le sue carte in due tappe complesse e affascinanti allo stesso tempo. Nello specifico il pattinatore delle Fiamme Azzurre allenato da Franca Bianconi in occasione di Skate Canada avrà l’onore di condividere il ghiaccio con il fuoriclasse Yuzuru Hanyu e di battersi con avversari di tutto rispetto come il secondo nipponico in gara Keiji Tanaka e con il lettone Deniss Vasiljev. La Cina sarà invece un banco di prova ancor più importante in quanto il ventenne romano, oltre a ritrovare Tanaka, si scontrerà con la medaglia di bronzo iridata Vincent Zhou, con il sudcoreano amatissimo dal pubblico Junhwan Cha e, soprattutto, con il beniamino di casa Jin Boyang che, ricordiamo, l’azzurro ha già incontrato due volte in questa stagione piazzandosi alle sue spalle al Lombardia Trophy e superandolo nel Trofeo di Shanghai.

I danzatori Charlène Guignard e Marco Fabbri affronteranno un percorso più tortuoso rispetto alla scorsa edizione in cui ottennero un bellissimo terzo posto alle Finali di Vancouver. Gli azzurri di Barbara Fusar Poli incontreranno infatti sia all’Internationaux De France che all’NHK Trophy i Campioni Mondiali in carica Gabriella Papadakis-Guillaume Cizeron. Con la prima casella praticamente già prenotata i nostri ragazzi dovranno essere bravi a rimanere in scia delle altre coppie, anche in questo caso davvero preparate: precisamente Charlène e Marco disputeranno un vero e proprio scontro diretto con i rigenerati americani Madison Chock-Evan Bates in Francia e con i Vice Campioni Europei Alexandra Stepanova-Ivan Bukin a Sapporo, in Giappone, dove potrebbero inserirsi nella lotta anche i britannici Lilah Fear-Lewis Gibson, i quali hanno ben impressionato nella fase pre stagionale.

Leggermente più complicato il cammino di Nicole Della Monica e Matteo Guarise che, soprattutto in Cina, dovranno battersi non solo con gli ospitanti vice Campioni Olimpici e detentori del titolo iridato Wenjing Sui-Cong Han ma anche con i compagni di squadra Peng Cheng-Yang Jin, trionfatori dell’ultimo Shanghai Trophy e secondi classificati nella Finale del 2018. Gli atleti delle Fiamme Oro guidati da Cristina Mauri ritroveranno Sui-Han in Giappone, misurandosi inoltre con i canadesi Christine Moore Towers-Micheal Marinaro, con gli statunitensi Alexa Shimeca e Chris Knierim e anche con gli ottimi russi Anastasia Mishina-Aleksander Galliamov, coppia dilagante lo scorso anno in ambito junior dove hanno trionfato sia al Grand Prix cheai Mondiali di Zagabria, seminando inoltre il panico la settimana scorsa alla prima ufficiale nella massima categoria in occasione del Finlandia Trophy, raccogliendo 210.18 punti nel totale.

Gli azzurri sono quindi chiamati a una prova di maturità, difficile ma non impossibile. in fondo la possibilità di potersela giocare quasi alla pari in ben tre specialità su quattro era più che remota fino a qualche anno fa. Solo l’impegno, la determinazione, la costanza, la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo ha consentito e consentirà ai pattinatori italiani di compiere l’ennesimo, indispensabile, passo verso l’Olimpo della disciplina.

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Foto: Valerio Origo

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