Una prova di grande carattere. Con queste parole si può riassumere la performance di Anna Shcherbakova, vincitrice con merito nella prima tappa del circuito ISU Grand Prix 2019-2020 di pattinaggio di figura, Skate America, andata in scena questa settimana sul ghiaccio della Orleans Arena di Las Vegas, Nevada.
Shcherbakova, al debutto assoluto in una gara di prima fascia nella massima categoria, ha sfoggiato tutto il suo talento sulle raffinate musiche “Gnossienne No.1” di Eric Satie e “L’uccello di fuoco” di Igor Stravinski, confezionando una performance di altissimo profilo. Nello specifico l’atleta allenata da Eteri Tutberidze è entrata nella storia eseguendo per la prima volta in categoria femminile la spaventosa combinazione quadruplo lutz/triplo toeloop, aumentando il valore del proprio layout atterrando un ottimo quadruplo lutz singolo subito dopo. Dopo due doppi axel, la nativa di Mosca classe 2004 in zona bonus ha snocciolato le due combinazioni triplo lutz/triplo toeloop e triplo flip/euler/triplo salchow (entrambe ammonite con la chiamata di sottoruotato nel secondo salto) concludendo il parco dei salti con un bel triplo flip facendo impennare, grazie anche alle tre trottole di livello quattro, il punteggio nel segmento a 160.16 (92.20, 67.96) totalizzando il nuovo primato personale di 227.76.
Nulla ha potuto la padrona di casa Bradie Tennell, leader nello short, la quale si è dovuta accontentare del posto d’onore grazie a una prova pulita caratterizzata da elementi di spessore come triplo lutz/triplo toeloop, triplo flip/doppio toeloop/doppio rittberger e il triplo rittberger singolo ricevendo una valutazione di 141.04 (71.88, 69.16) per 216.14. Risale la china Elizaveta Tuktamysheva, brava a rimontare dalla quarta piazza al gradino più basso del podio con una performance contrassegnata da ben due tripli axel, uno singolo e l’altro combinato con il doppio toeloop, dall’interessante sequenza triplo lutz/doppio axel e dal triplo lutz con bonus. Malgrado il secondo tecnico del lotto, l’allieva di Alexei Mishin ha pagato rispetto alla statunitense un’inferiorità netta sulle componenti del programma, chiudendo la gara con 138.69 (74.39, 64.30) per 205.97.
Qualche leggera sbavatura per Kaori Sakamoto e Wakaba Higuchi, rispettivamente seconda e terza dopo lo short. La prima si è piazzata in quarta posizione con 129.22 (61.86, 67.46) per 202.47 dopo un programma viziato da un errore nel triplo lutz, chiamato con il filo di entrata errato dal pannello. La seconda non è andata oltre la sesta piazza con 109.56 (50.78, 59.78) per 181.32 a causa di una brutta caduta nel triplo lutz, di un rittberger lisciato ed aperto a due giri di rotazione e di un axel atterrato solo semplice.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE
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Foto: International Skating Union (Figure Skating)