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Ciclismo
Percorso Giro d’Italia 2019: l’analisi delle 21 tappe e il commento del Direttore Federico Militello
Dal 9 al 31 maggio si svolgerà l’edizione n.103 del Giro d’Italia 2020 che, in ottemperanza ad esigenze di business, scatterà dall’Ungheria. Un percorso che riteniamo equilibrato, 21 tappe che offrono il giusto mix di montagne, cronometro, volate ed attacchi da lontano. Un disegno che sembra realizzato con il chiaro intento di mantenere contenuti i distacchi tra gli uomini di classifica, con l’obiettivo neanche troppo velato che possa risultare decisiva la cronometro conclusiva di Milano. Andiamo dunque a scoprire il tracciato nello specifico.
PERCORSO GIRO D’ITALIA 2020: ANALISI DELLE 21 TAPPE
PRIMA TAPPA (SABATO 9 MAGGIO 2020): BUDAPEST-BUDAPEST, 8,6 KM (CRONOMETRO INDIVIDUALE) ***
Una prova contro il tempo quasi completamente piatta, con uno strappo di 1300 metri nel finale verso Quartiere Castello. Guai a sottovalutare la breve distanza: uno specialista potrebbe infliggere anche 35/40″ ad uno scalatore puro. Sarà importante approcciare la Corsa Rosa in buona condizione, anche in vista dell’Etna.
SECONDA TAPPA (DOMENICA 10 MAGGIO 2020): BUDAPEST-GYOR, 195 KM *
Primo scontro diretto tra i velocisti. Percorso ondulato nella prima fase, con il breve GPM di Svabdar che favorirà la fuga. Lo strappetto di Pannonhalma, posto a 25 km dal traguardo, non spaventa gli sprinter.
TERZA TAPPA (LUNEDI’ 11 MAGGIO 2020): SZÉKESFEHÉRVÁR-NAGYKANIZSA, 204 KM *
La prima delle ben 10 frazioni superiori o uguali a 200 km (non sono poche, un dato in controtendenza con il recente passato e che favorirà i corridori di fondo). Ultimo appuntamento in Ungheria, nemmeno un GPM e volata scontata.
QUARTA TAPPA (MARTEDI’ 12 MAGGIO 2020): MONREALE-AGRIGENTO, 136 KM **
L’Ungheria non è dietro l’angolo, eppure non è stato previsto un giorno di riposo. Il rientro in Italia sarà dunque frettoloso ed i corridori non avranno tempo di smaltire il viaggio in aereo: qualcuno potrebbe pagarlo. La prima frazione in Sicilia non presenta un metro di pianura, con un continuo “mangia e bevi” ideale per una fuga da lontano che il gruppo dovrà faticare per tenere a bada. Molto insidioso l’arrivo in salita, 4 km al 5% di pendenza media, ma con punte al 10%: al traguardo si potrebbe contare qualche secondo di distacco tra i favoriti, ma difficilmente saranno più di una quindicina, a meno di crisi improvvise.
QUINTA TAPPA (MERCOLEDI’ 13 MAGGIO 2020): ENNA-ETNA, 150 KM ****
A differenza della scorsa edizione, sin dalla prima settimana il Giro d’Italia offrirà una chance importante agli scalatori. Dopo un tracciato nervoso e con continui saliscendi, si scalerà l’Etna, per la prima volta dal versante che porta da Linguaglossa a Piano Provenzana. 18,2 km al 6,8% di pendenza media. I primi 15 km sono pedalabili, costantemente al 7%. I veri distacchi si faranno negli ultimi 3000 metri al 9,1% e con una pendenza massima dell’11%. Difficile attendersi grandi distacchi, ma certamente qualche uomo di classifica potrebbe pagare dazio e lasciare sul piatto una trentina di secondi.
SESTA TAPPA (GIOVEDI’ 14 MAGGIO 2020): CATANIA-VILLAFRANCA TIRRENA, 138 KM **
La salita di Portella Mandrazzi misura 25 km, ma è molto pedalabile: è posta proprio a metà della frazione. Per il resto nulla da segnalare: probabile volata, ma i velocisti, mai come questa volta, dovranno guadagnarsela. Un percorso che strizza l’occhio a Peter Sagan.
SETTIMA TAPPA (VENERDI’ 15 MAGGIO 2020): MILETO-CAMIGLIATELLO SILANO, 223 KM ***
La classica tappa adatta alle imboscate. Sulle strade della Calabria si affronteranno salite brevi e strappi a ripetizione, che potrebbero frantumare il gruppo, soprattutto se la corsa verrà approcciata a velocità elevate. L’ascesa di Valico di Montescuro misura oltre 25 km, con 1500 di dislivello ed alcuni tratti molto impegnativi: dalla cima mancheranno 10 km, quasi tutti in discesa. Una frazione in cui potrebbe succedere tutto o niente, dove di sicuro si muoveranno uomini da classiche che, indirettamente, potrebbero fare il gioco di alcuni favoriti.
OTTAVA TAPPA (SABATO 16 MAGGIO 2020): CASTROVILLARI-BRINDISI, 216 KM *
Frazione che attraversa le Regioni di Calabria, Basilicata e Calabria. Tracciato piatto come un biliardo, una tappa che vivrà nell’attesa dello sprint: un vero peccato, a nostro avviso servirebbe qualcosa di più avvincente nel fine settimana.
NONA TAPPA (DOMENICA 17 MAGGIO 2020): GIOVINAZZO-VIESTE, 198 KM **
I primi 98 km sono piatti, poi il Monte Santangelo offrirà il trampolino perfetto per gli attacchi da lontano. Un paio di strappetti precederanno un arrivo che sembra disegnato per Sagan. Si correrà sul lungomare, occhio ai ventagli.
GIORNO DI RIPOSO (LUNEDI’ 18 MAGGIO 2020)
DECIMA TAPPA (MARTEDI’ 19 MAGGIO 2020): SAN SALVO-TORTORETO LIDO, 212 km ***
A Tortoreto inizierà un circuito in cui potrà accadere di tutto negli ultimi 50 km di corsa. Un susseguirsi di muri (quello di Controguerra presenta una pendenza massima del 20%) che potrebbero far male ad alcuni uomini di classifica, soprattutto a quelli meno esplosivi. Dalla vetta dello strappo di Tortoreto mancheranno 6.5 km all’arrivo, quasi tutti in discesa. Frazione adatta ai colpi di mano, da non sottovalutare.
UNDICESIMA TAPPA (MERCOLEDI’ 20 MAGGIO 2020): PORTO SANT’ELPIDIO-RIMINI, 181 KM *
Tracciato quasi completamente piatto, da considerare possibili ventagli. Un’occasione che i velocisti difficilmente si lasceranno scappare.
DODICESIMA TAPPA (GIOVEDI’ 21 MAGGIO 2020): CESENATICO-CESENATICO, 205 KM ***
Potremmo considerarlo come il tappone appenninico di questo Giro d’Italia, ma difficilmente succederà qualcosa di davvero rilevante in ottica classifica generale. Il percorso ricalcherà quello della Gran Fondo Amatoriale Nove Colli. Saranno dunque ben nove le salite da affrontare, di cui solo cinque classificate come GPM. Gli ultimi 30 km saranno completamente pianeggianti. Quasi certamente andrà in porto una fuga.
TREDICESIMA TAPPA (VENERDI’ 22 MAGGIO 2020): CERVIA-MONSELICE, 190 KM **
160 km di noia, poi un finale scoppiettante. Prima il Passo Roverello, 4 km abbastanza agevoli, poi il Muro di Calaone, 2 km con punte al 20%. Dalla cima mancheranno 16 km all’arrivo. Tappa da attaccanti o da velocisti resistenti (Sagan è l’uno e l’altro…), difficile che si muovano gli uomini di classifica.
QUATTORDICESIMA TAPPA (SABATO 23 MAGGIO 2020): CONEGLIANO-VALDOBBIADENE, 33,7 KM (CRONOMETRO INDIVIDUALE) *****
Dopo tante schermaglie, il Giro d’Italia entrerà definitivamente nel vivo. Sarà forse la tappa decisiva, perché abbiamo visto negli ultimi anni quanto le cronometro abbiano fatto la differenza rispetto alle tappe di montagna, dove i valori sono ormai sempre più livellati. Il tracciato, dopo i primi 6 km agevoli, presenterà il muro di Ca’ del Poggio (1,2 km e pendenza massima del 19%), poi quasi 20 km adatti agli specialisti, prima di un finale nuovamente ondulato. Corridori come Tom Dumoulin o Primoz Roglic (incerta la presenza di entrambi alla Corsa Rosa) potrebbero infliggere distacchi pesanti a tutti i rivali, ad alcuni anche 3 minuti.
QUINDICESIMA TAPPA (DOMENICA 24 MAGGIO 2020): BASE AEREA RIVOLTO (FRECCE TRICOLORI)-PIANCAVALLO, 183 KM ****
Il primo tappone di montagna del Giro d’Italia 2020. Quello di Piancavallo sarà forse l’arrivo in salita più impegnativo di tutta la Corsa Rosa in termini di pendenze. Dopo aver scalato Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana (tre GPM che resteranno nelle gambe), inizierà l’ascesa conclusiva: 14,450 km al 7,8% di pendenza media. Il tratto più duro è il primo, fino al sesto km la strada salirà al 9.4%, con una punta al 14%. Successivamente spianerà prima al 7.5% e poi al 6,3%. Si potrà dunque fare una selezione importante nei primi km, tuttavia la seconda parte offre la possibilità di limitare i danni a chi ha perso contatto dalla vetta.
GIORNO DI RIPOSO (LUNEDI’ 25 MAGGIO 2020)
SEDICESIMA TAPPA (MARTEDI’ 26 MAGGIO 2020): UDINE-SAN DANIELE DEL FRIULI, 228 KM ***
La terza ed ultima settimana inizia con una frazione per corridori da classiche. Se le ascese di Madonnina del Domm, Monte Spig e Monteaperta saranno ideali per lanciare la fuga, il circuito finale con lo strappo di Castello di Susans (15%) e la salita di Monte di Ragogna (16%) potrebbe letteralmente incendiare la corsa. Dall’ultima vetta mancheranno 13 km all’arrivo, 5 di discesa ed 8 di pianura. Un gruppetto potrebbe avvantaggiarsi e guadagnare, nella migliore delle ipotesi, anche un minuto: all’interno non saremmo sorpresi di vedere qualche uomo di classifica.
DICIASSETTESIMA TAPPA (MERCOLEDI’ 27 MAGGIO 2020): BASSANO DEL GRAPPA-MADONNA DI CAMPIGLIO, 202 KM ****
Quattro salite, ma nessuna davvero devastante. La più impegnativa è il Monte Bondone, che presenta un tratto di 6 km al 9%. Dal GPM mancheranno però ben 86 km, impensabile dunque attaccare da così lontano. Il Passo Durone (10,4 km al 6% di pendenza media) potrebbe rappresentare un buon trampolino di lancio, tuttavia serviranno gambe super per poter staccare gli avversari su un terreno non così selettivo. Pedalabile anche l’ascesa conclusiva a Madonna di Campiglio, 12,5 km al 5,7% e punta del 9%. Una tappa in apparenza non determinante, ma tutto potrebbe cambiare se la corsa verrà interpretata a ritmi folli sin dalla partenza.
DICIOTTESIMA TAPPA (GIOVEDI’ 28 MAGGIO 2020): PINZOLO-LAGHI DI CANCANO, 209 KM *****
Il tappone dolomitico del Giro d’Italia 2020 con 5400 metri di dislivello. Le salite iniziali di Campo Carlo Magno e Hofmandjoch saranno tatticamente utili agli uomini di classifica per inserire alcuni compagni di squadra nella fuga iniziale. Poi, ai -63 km dall’arrivo, inizierà il Passo dello Stelvio, cima Coppi della Corsa Rosa con i suoi 2758 metri di altitudine. La speranza è che possa disputarsi, al contrario di quanto accaduto nel 2019 con il Gavia. E’ un’ascesa infinita, letale, che ti finisce: 24,7 km al 7.5% di pendenza media. I primi 10 km sono ‘facili’, gli ultimi 14 hanno una pendenza costante all’8,65%, con punta del 12%. Tanti corridori soffrono oltre i 2000 metri (e qui saremo quasi a 3000…), altri invece si esaltano, come Vincenzo Nibali ed Egan Bernal. Una discesa molto impegnativa potrebbe ulteriormente dilatare il gap tra i favoriti, così come la successiva salita conclusiva di Torri di Fraele, 8.7 km al 6,8%. Sarà una giornata campale, in cui si deciderà una buona fetta della classifica generale e resteranno al massimo due-tre corridori a giocarsi la Maglia Rosa (ma qualcuno potrebbe anche aver già ipotecato il successo finale).
DICIANNOVESIMA TAPPA (VENERDI’ 29 MAGGIO 2020): MORBEGNO-ASTI, 251 KM **
La frazione più lunga di tutto il Giro d’Italia, completamente piatta. Eppure il chilometraggio elevato e la stanchezza dei giorni precedenti fa presagire una fuga da lontano più di una volata.
VENTESIMA TAPPA (SABATO 30 MAGGIO 2020): ALBA-SESTRIERE, 200 KM *****
La tappa regina che, presumibilmente, deciderà tutto. Si supereranno abbondantemente i 2500 metri di altitudine prima con il Colle dell’Agnello (21,3 km al 6,8%, ma ultimi 10 al 9.3%) e poi con il mitico Izoard (14,2 km al 7.1%, la seconda parte è sempre tra l’8 ed il 9%; si sconfinerà in Francia). Molto più pedalabili le ascese del Monginevro (8,4 km al 6%) e l’arrivo in vetta di Sestriere (11,4 km al 5,9%). E’ chiaro che la corsa si farà su Colle dell’Agnello ed Izoard, dove gli uomini di classifica si ritroveranno ben presto a fronteggiarsi in corpo a corpo entusiasmante. Chi ha coraggio potrebbe attaccare da lontanissimo e ribaltare tutto. Di sicuro non manca il terreno per scrivere una pagina epica del Giro d’Italia.
VENTUNESIMA TAPPA (DOMENICA 31 MAGGIO 2020): CERNUSCO SUL NAVIGLIO-MILANO, 16,5 KM ****
Scelta degli organizzatori che apprezziamo: molto meglio concludere un Grande Giro con una prova contro il tempo piuttosto che con una noiosa passerella per velocisti. Nulla da segnalare sul percorso, completamente in pianura. Non è una cronometro così breve e non vanno esclusi distacchi importanti, anche intorno o superiori al minuto. Una tappa pensata per regalare un finale thrilling, qualora la classifica presenti una situazione ancora aperta.
federico.militello@oasport.it
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