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Rugby
Rugby: I migliori italiani delle prime giornate del Pro14
Con i più forti azzurri impegnati in Giappone nella Rugby World Cup, i primi tre turni del Guinness Pro 14 sono stati difficili per Zebre e Benetton Treviso. Sei partite, altrettante sconfitte, e una stagione già in salita per le due franchigie italiane. Sconfitte differenti tra loro, con le Zebre che hanno mediamente subito 50 punti a partita, mentre Treviso ha pagato due cartellini rossi contro Leinster e Ospreys, ma avrebbe sicuramente potuto conquistare qualcosa in più. Ma, tra i giovani talenti azzurri, chi si è messo in luce in questo avvio di campionato?
Il primo nome non è giovanissimo e, oggettivamente, non era mai entrato nel radar azzurro. Eppure Luca Petrozzi, mediano di mischia del San Donà e permit player della Benetton Treviso, è stato tra i migliori in campo per i biancoverdi. Ha saputo dare ritmo alla squadra, ha saputo sostituire più che degnamente Tito Tebaldi (in Giappone) e Dewaldt Duvenage (infortunato) e ha superato nelle preferenze di Kieran Crowley il ben più atteso Charly Trussardi, che si è dovuto accontentare di un posto in panchina.
Difficile trovare delle note positive in casa Zebre dopo le prime tre partite. Tra queste, però, c’è sicuramente il giovane tallonatore Marco Manfredi, classe ’97. Nato a Friburgo, in Germania, anche lui è cresciuto nel San Donà prima di passare al Calvisano e, ora, alle Zebre, dove già era stato permit player l’anno scorso. Nelle prime tre uscite il numero 2 bianconero si è subito messo in mostra sia in attacco sia in difesa, coronando l’ottimo avvio di stagione marcando anche una meta personale.
Tornando in casa Benetton, ha giocato solo mezz’ora in tre partite, avendo saltato i primi due appuntamenti, ma Antonio Rizzi ha dimostrato contro gli Ospreys che il suo percorso di maturazione è arrivato a un buon punto. In Galles la Benetton aveva perso Marco Lazzaroni per un’espulsione nel primo tempo e stava perdendo 24-6 quando l’apertura è entrata in campo. Sfruttando il giallo a Olly Cracknell, però, negli ultimi 5 minuti Rizzi ha preso in mano la squadra, ha segnato una meta di rapina e con un cross kick perfetto ha liberato Leonardo Sarto per l’altra marcatura. Trasformando le due mete e dando il punto di bonus alla Benetton.
Chi ha confermato il buono visto l’anno scorso, migliorando ancora, è anche Giovanni Pettinelli. La terza linea della Benetton Treviso è una delle note positive di questo avvio di stagione, ha saputo sfruttare bene le assenze dei nazionali e gli infortuni nella linea arretrata del pack per mettere in cascina minuti importanti, dando consistenza e qualità al proprio gioco e dimostrandosi uno dei giovani più promettenti e interessanti nel Guinness Pro 14 italiano.
Come detto, le Zebre sin qui hanno deluso tanto, subendo l’avversaria in tutte le partite giocate, ed è stato difficile mettersi in mostra per i giocatori bianconeri. Chi ha confermato le attese della vigilia, però, è stato Giovanni Licata, terza linea che ha garantito certezze e qualità nei punti d’incontro, anche se ha faticato in una squadra che ha dovuto sempre rincorrere, avendo pochi palloni giocabili in 240 minuti.
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Foto: Ettore Griffoni – LPS