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Rugby, Mondiali 2019: All Blacks e Inghilterra hanno una marcia in più, sarà una finale anticipata. Galles e Sudafrica…

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In Giappone si sono decise le semifinali della Rugby World Cup e quella che, alla vigilia, era già chiamata una finale anticipata sembra assumere sempre più quell’aspetto. Il dominio di Inghilterra e Nuova Zelanda su Australia e Irlanda è stato totale e dopo 360 minuti di gioco è difficile immaginare che il Galles o il Sudafrica possano mettere in difficoltà le due formazioni che sabato si affronteranno a Yokohama.

L’Inghilterra si dimostra concreta e con una grande profondità nel primo vero impegno in questo Mondiale. L’Australia si affida, come sempre, troppo alle individualità, ma nulla può quando Jonny May ingrana la marcia e accelera, punendola fin da subito. L’Inghilterra ha mostrato forte solidità in difesa, mentre in attacco le opzioni sono molteplici, con Eddie Jones che ora avrà una settimana per mettere il focus sugli All Blacks e trovare le giuste armi per fermare l’armata tuttanera.

Troppo inferiore, invece, l’Irlanda per poter impensierire questa Nuova Zelanda. Un Jonathan Sexton inguardabile non dà i tempi giusti al XV di Joe Schmidt e così Aaron Smith può subito mettere quel gap tra le due squadre che non può venir richiuso. Una partita finita già nel primo tempo, con gli All Blacks che si sono dimostrati di altissimo livello, sfruttando anche la settimana di riposo, e che mettono già nel mirino la finale di Yokohama. Con l’Inghilterra, però, non sarà una passeggiata e il lavoro principale di Steve Hansen in questi giorni sarà quello di mantenere alta la concentrazione dei suoi in vista di una sfida che, come detto, è una finale anticipata.

Se aveva entusiasmato nella fase a gironi, nei quarti di finale il Galles delude. E tanto. La mediana non gira, in difesa la Francia trova prateria in cui correre, con i britannici sempre in affanno, senza idee, e che nel primo tempo si salvano solo in una situazione di gioco rotto, quando Aaron Wainwright raccoglie un ovale e va in meta. La Francia avrebbe meritato e, probabilmente, avrebbe vinto se Vahaamahina non avesse perso la testa. La gomitata, volontaria e violenta, in faccia allo stesso Wainwright è una delle cose più assurde che si potessero fare (in una maul a cinque metri dalla linea di meta gallese) e ha cambiato le sorti del match. Galles che, comunque, per vincere ha sofferto ancora e ora Gatland dovrà capire cosa non ha girato a Oita, altrimenti la semifinale con il Sudafrica sarà una via crucis per i suoi.

Sudafrica che ha fatto il compitino. Contro un Giappone indemoniato ha sbagliato tanto nel primo tempo (proprio come contro l’Italia), ma quando nella ripresa ha cambiato marcia non c’è stata più partita. I nipponici hanno speso tantissimo nei primi 40 minuti, raccogliendo solo tre punti, ma hanno lottato per un’ora alla pari con una Nazionale decisamente di un altro spessore ma la superiorità in mischia, gli errori in touche e qualche ingenuità di troppo sono costate care al Giappone.

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Foto: Lapresse

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