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Rugby
Rugby, Mondiali 2019: i precedenti tra Italia e Sudafrica. Un solo successo azzurro nel 2016
Quella di venerdì mattina a Shizuoka sarà la quindicesima sfida nella storia tra Italia e Sudafrica. I precedenti non sorridono assolutamente agli azzurri che al momento hanno uno score di una vittoria e ben 13 sconfitte. Il primo incontro è datato 12 novembre 1995 a Roma e l’Italia riceveva nella Capitale i neocampioni del mondo, quel Sudafrica capace alla prima partecipazione iridata di fermare gli All Blacks di Jonah Lomu. Finì 21-40 per gli Springboks, ma a scavare il solco, negli ultimi venti minuti, furono il piede di Stransky e due mete di Pienaar e del centro Le Roux.
Da allora, gli azzurri e i verdeoro si sono incrociati in altre tredici occasioni con due date che, in positivo e in negativo, sono entrate nella storia. La prima, la più dolorosa per il rugby italiano, è il 19 giugno 1999 ed il match si disputò a Durban. A guidare quel Sudafrica era un certo Nick Mallett che otto anni dopo si sarebbe seduto sulla panchina azzurra e quel giorno il Sudafrica si impose con il punteggio monstre di 101-0, peggior passivo mai subito nella storia dall’Italia.
La seconda, invece, è molto più recente ed è il 19 novembre 2016 quando, al “Franchi” di Firenze, Parisse e compagni centrarono uno dei successi più prestigiosi nella storia del rugby italiano, superando per la prima e, sino ad ora, unica volta in 91 anni, una delle quattro Nazioni ad aver conquistato la Coppa del Mondo. Conor O’Shea era sulla panchina azzurra da pochi mesi e a Firenze si scrisse la storia. Alla meta della leggendaria ala Habana dopo soli 5 minuti, infatti, rispose l’azzurro (d’origine proprio sudafricana) Andries Van Schalkwyk al 12′. Cinque minuti dopo fu De Allende a marcare per il controsorpasso sudafricano, mentre il piazzato di Edoardo Padovani alla mezz’ora fissò il punteggio del primo tempo sul 12-10 per gli Springboks. Ad inizio ripresa gli ospiti allungarono dalla piazzola, ma al 57′ Giovanbattista Venditti andava in meta e la trasformazione di Carlo Canna valeva il +2 azzurro. Al 62′ Elton Jantjies gelava il Franchi con un piazzato dalla distanza, ma al 64′ arrivava il calcio decisivo di Carlo Canna che fissò il punteggio sul 20-18 per l’Italia.
Ultimo precedente, infine, è datato 2017, quando a Padova il Sudafrica si vendicò della sconfitta di Firenze imponendosi con un netto 35-6. In totale, quindi, nei 14 precedenti tra Italia e Sudafrica gli Springboks guidano 13-1, con 652 punti segnati, mentre gli azzurri fino ad ora ne hanno messi a segno 171, frutto di 14 mete in altrettante partite, contro le 89 segnate dai sudafricani all’Italia.
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Foto: LaPresse