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Rugby, Mondiali 2019: Inghilterra-Argentina 39-10, Lavanini espulso, tutto facile per i britannici

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E’ un cartellino rosso a fare la differenza a Tokyo, facendo ricordare ai tifosi azzurri quanto accaduto ieri con il Sudafrica. Ma questa volta l’equilibrio era ben più netto tra Inghilterra e Argentina, fino a quando Lavanini non colpisce al volto un Farrell che stava scivolando verso il basso. E in superiorità l’Inghilterra dilaga a cavallo dell’intervallo, conquista i quarti di finale ed elimina l’Argentina.

Parte subito molto aggressiva l’Argentina, sia in fase difensiva sia palla al piede e dopo 4 minuti un bel calcetto al largo di Urdapilleta libera Matías Moroni. Altro calcio, corsa a due e l’Inghilterra si salva portando l’ovale in area di meta e annullando, dando una mischia sui 5 metri ai Pumas. Fallo inglese a un passo dalla meta e subito Nigel Owens richiama Owen Farrell per le troppe infrazioni, e Urdapilleta va sulla piazzola e al 7′ Argentina in vantaggio. Risponde l’Inghilterra alzando il volume del gioco e la velocità e conquista una touche sui 5 metri con un altro calcio perfetto al largo. E arriva al largo la meta di Jonny May che va a segno con un vantaggio da giocare e britannici che si portano avanti al 10′. Animi che si scaldano al 13′ dopo un placcaggio in ritardo di Matera su Ford, con le due formazioni che commettono diversi errori di handling in questa prima fase. Preme l’Inghilterra, soffrono i Pumas nei loro 22, ma ancora un avanti ferma l’azione. Al 18′ fallo di Tomas Lavanini, che placca di spalla sul collo Farrell e Owens sceglie il cartellino rosso e Argentina che resterà in 14 per il resto della partita. Farrell va sulla piazzola da lontano, ma non trova i pali. Al 20′ è Manu Tuilagi che esagera, placca Cubelli volontariamente in aria, ma per Owens è solo punizione perché l’argentino era già praticamente a terra. Decisione molto dubbia del fischietto gallese.

Argentina che resiste nonostante l’inferiorità, Inghilterra troppo fallosa per sfruttare la superiorità. Pumas che sfruttano al massimo il gioco al piede, difendono in maniera molto aggressiva e britannici che non trovano spazi per colpire. Alla mezz’ora bell’azione dei sudamericani che cercano di sfondare, ma ancora una volta è un in avanti a fermare tutto. Al 34′ lungo attacco inglese a un passo dalla linea di meta, continui pick&go, e quando la palla esce arriva fino a Elliot Daly e seconda meta dell’Inghilterra che va sul 10-3. Insiste l’Inghilterra che vuole andare oltre il break prima dell’intervallo, tante azioni nei 22 argentini e dopo 20 fasi arriva la meta di Ben Youngs e Inghilterra che scappa via a tempo scaduto sul 15-3.

Inghilterra che cerca subito di chiudere il match, portare a casa il bonus (che potrebbe essere decisivo per decidere il primo posto nel girone, ndr.) e la meta arriva al 45′ con George Ford che chiude una lunga azione al largo. Ormai fa quello che vuole l’Inghilterra, è padrona del campo con l’Argentina che non solo è in sofferenza, ma anche è disillusa di fronte al gap creatosi. Al 54′ Owen Farrell va sulla piazzola e +22 per gli inglesi. Al 62′ Argentina che strappa il pallone a Farrell nei 22 offensivi, ma ancora una volta non riesce a concretizzare. Partita che ormai da tempo ha poco da dire, Inghilterra che gioca in surplace, mentre l’Argentina è stanca dopo 50 minuti in inferiorità numerica. Al 71′ arriva, però, la meta argentina, con i Pumas che l’hanno cercata a lungo e la trovano con Matias Moroni che si infila centralmente e punteggio che va sul 25-10. Ma risponde subito l’Inghilterra al 74′ ed è Jack Nowell a schiaccare sulla bandierina per il 32-10. E a tempo scaduto arriva la meta di Luke Cowan-Dickie per il 39-10 finale. 

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Foto: Rugby World Cup

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