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Rugby, Mondiali 2019: Inghilterra, maximulta per la risposta alla haka degli All Blacks

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L’Inghilterra ha iniziato a vincere la semifinale dei Mondiali contro gli All Blacks fin da prima del fischio iniziale. Quando, dopo gli inni nazionali, la Nuova Zelanda si è schierata per la tradizionale haka. La danza di guerra che deve spaventare gli avversari i quali, di norma, la osservano immobili dall’altra parte del campo. Non quello, invece, che è successo sabato scorso.

Eddie Jones, infatti, ha messo in scena l’ennesimo giochino mentale proprio in occasione della haka, facendo schierare i suoi ragazzi in campo formando una V rovesciata a fronteggiare gli All Blacks. Ma non solo, perché i britannici hanno iniziato ad avvicinarsi ai neozelandesi in modo minaccioso. Invadendo la metà campo dei tuttineri. Con Nigel Owens e i suoi assistenti che sono dovuti intervenire, cercando di respingere gli inglesi, con Joe Marler in particolare ad avvicinarsi agli All Blacks.

Ieri World Rugby, l’organo di governo della palla ovale mondiale, ha punto l’Inghilterra per il gesto. Da un lato ha mandato una lettera di biasimo alla Federazione inglese, dall’altra ha multato la squadra di 2.500 sterline per il gesto. Perché il protocollo prevede che durante la haka gli avversari non devono superare la linea di metà campo, mentre a Yokohama a farlo sono stati Joe Marler, Billy Vunipola, Mark Wilson, Elliot Daly, Luke Cowan-Dickie e Ben Youngs.

Una decisione, quella di World Rugby, che però fa discutere. Perché è vero che gli inglesi hanno infranto il protocollo, ma pochi minuti dopo che la squadra di Eddie Jones aveva fronteggiato la haka la stessa World Rugby aveva pubblicato sulla sua pagina Youtube e sui suoi social network il video del gesto, titolando “L’incredibile risposta dell’Inghilterra a un’intensa haka neozelandese”. Insomma, da un lato enfatizza ed esalta la scelta inglese, dall’altro pochi giorni dopo la punisce.

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Foto: Lapresse

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