Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Inghilterra-Nuova Zelanda 19-7, Underhill ed Itoje distruggono gli All Blacks
E’ un’Inghilterra spettacolare quella che entra in campo a Yokohama, fin dalla haka, e per 80 minuti domina senza problemi degli All Blacks confusi e incapaci di trovare una soluzione al gioco britannico. E al XV di Eddie Jones vengono anche annullate due mete, ma la Nuova Zelanda non ne sa approfittare. Così, con una partita maestosa di Sam Underhill e Maro Itoje, l’Inghilterra vola in finale ed elimina gli All Blacks.
Come prevedibile, la sfida inizia prima ancora del fischio iniziale a Yokohama, con gli inglesi che affrontano la haka neozelandese schierandosi a V e invadendo la metà campo degli All Blacks, con Nigel Owens e gli assistenti che hanno dovuto farli retrocedere. Poi, però, si gioca. E la prima giocata è inglese, con il buco trovato da Elliot Daly, poi palla a Watson che accelera, pallone che si posta e arriva subito la meta dell’Inghilterra dopo poco più di 90 secondi con Manu Tuilagi. E la squadra di Jones insiste, ruba palla con Ford e torna all’attacco. Muove velocemente a destra e sinistra il pallone l’Inghilterra, ma all’8′ perde l’ovale e contrattacco degli All Blacks. Altro intercetto di Tuilagi e scatto di Johnny May, che però perde allo stesso modo l’ovale. Ritmi folli in questi primi 10 minuti, Inghilterra bellissima e Nuova Zelanda in sofferenza. Britannici benissimo anche in difesa e i tutti neri non riescono a rendersi pericolosi, sbagliando molto e venendo dominati anche in mischia.
Sono gli uomini di mischia, da Itoje ai fratelli Vunipola, a far male alla Nuova Zelanda, con i tutti neri che sono sempre obbligati a una difesa arretrante e solo un paio di errori britannici evitano ulteriori marcature. Ma è un dominio territoriale assoluto quello degli inglesi, con Anthony Watson che trova linee di corsa devastanti palla in mano. E al 25′ è Sam Underhill a infilarsi nel buco nero e arrivare fin sotto i pali, ma il TMO annulla per fuorigioco. Curiosità, per la terza linea è la seconda meta annullata in due partite contro gli All Blacks. Nuova Zelanda che sbaglia veramente troppo, non riesce a vincere le proprie touche e, di fatto, è obbligata a rincorrere un’Inghilterra molto più precisa e concentrata. Al 32′ tenta il drop George Ford, ma non trova i pali. Prova ad alzare l’intensità la squadra di Steve Hansen, ma l’Inghilterra non cede un centimetro e allo scadere conquista una punizione che George Ford può piazzare. E l’apertura non sbaglia per il 10-0 inglese.
E la difesa inglese continua a essere aggressiva a inizio ripresa, obbliga al fallo gli All Blacks dopo poco più di un minuto di gioco ed Elliot Daly va sulla piazzola da lontano, ma non trova i pali. Insistono i britannici, Nuova Zelanda in confusione, subisce la maul e Ben Youngs parte palla in mano, sorprende la difesa, va in meta, ma nella maul c’è stato un in avanti e nulla di fatto. Ma è l’Inghilterra a non cedere di un centimetro, ruba l’ovale nuovamente, obbliga Sam Cane ad un nuovo fallo e George Ford non sbaglia e si va sul 13-0. Si deve arrivare al 55′ per vedere la Nuova Zelanda per la prima volta in attacco nei 22 inglesi in tutta la partita, ma Underhill effettua l’ennesimo placcaggio devastante. Insistono i tutti neri, scatta Sevu Reece, ma viene portato fuori e nulla di fatto. A riaprire tutto, però, è l’errore inglese in touche. Palla presa da Ardie Savea e meta neozelandese che rimette tutto in gioco al 57′.
Nuova Zelanda sotto break e ora tutto che si decide nell’ultimo quarto di gioco. Ancora un pallone rubato grazie ad un monumentale Underhill, ancora Tuilagi ad alzare il ritmo ed Inghilterra che si ritrova sui 5 metri dei tutti neri. E un nuovo fallo neozelandese, nuovamente con Cane, rimanda Ford sulla piazzola e inglesi che respirano e si riportano oltre break. All Blacks obbligati a cambiare ritmo, con solo un quarto d’ora di tempo per ribaltare una partita che si sta mettendo malissimo. Ma al 67′ Sam Whitelock dà uno stupido frontino a Owen Farrell, fallo per l’Inghilterra e occasione sprecata. All Blacks troppo fallosi, nervosi, ormai quasi rassegnati e al 69′ George Ford torna sulla piazzola e +12. Alza bandiera bianca una squadra neozelandese che vede sfumare la possibilità di difendere i due titoli mondiali, con l’Inghilterra che va meritatamente in finale.
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Foto: Luigi Mariani- LPS