Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Italia-Sudafrica, serve l’impresa per volare ai quarti di finale
Mancano poco più di 24 ore a Shuzuoka prima che scendano in campo azzurri e Springboks nella sfida più attesa della pool B dei Mondiali. Realisticamente la partita che assegnerà il secondo posto del girone e, dunque, il secondo biglietto per i quarti di finale dietro la Nuova Zelanda. Favorito d’obbligo il Sudafrica, quinta forza del ranking mondiale, che però non si è fidata e in campo manderà il XV ideale.
Rispetto alla bella vittoria con il Canada, invece, Conor O’Shea cambia tre giocatori. All’ala esce Mattia Bellini, si sposta Michele Campagnaro mentre torna in campo a centro Luca Morisi, che così affiancherà come secondo centro Jayden Hayward. In mediana, nonostante la buonissima prestazione giovedì scorso, Callum Braley trova posto solo in panchina, con Tito Tebaldi che gli viene preferito a fianco di Tommaso Allan. Infine, torna capitan Sergio Parisse a numero 8, con Braam Steyn che si sposta a flanker e Sebastian Negri sacrificato in panchina.
Proprio questa scelta ha scatenato dibattiti e polemiche in Italia, con molti che avrebbero voluto vedere Parisse come impact player nella ripresa in campo. Conor O’Shea, invece, è voluto tornare al classico, cioè senza rinunciare al suo leader, mentre nella trequarti ha rimescolato pesantemente le carte, scegliendo giocatori che possono giocare in diversi ruoli, adattabili, ma sacrificando qualcuna in difesa e in attacco. E contro una trequarti come quella sudafricana, che schiera tra gli altri il piccolo e velocissimo Cheslin Kolbe, il rischio è quello di vedere i sudafricani infilarsi troppo facilmente tra le maglie azzurre.
“Abbiamo parlato dall’inizio dell’estate sulla squadra potenziale da mettere in campo contro il Sudafrica. E’ chiaro che con il tempo alcune cose possono cambiare, ma questa è la squadra giusta che possiamo mettere in campo per mettere in campo il piano per la partita – le parole di O’Shea annunciando la formazione – Vogliamo mettere in campo il nostro massimo: in questo modo possiamo essere competitivi. E’ la gara della vita per tante persone che sono qui. Contro il Sudafrica sarà una grande battaglia. Dobbiamo avere la mentalità come se fosse l’ultima partita che giocheremo”.
Di contro il Sudafrica ha giocato a nascondersi, rendendo forse più merito agli azzurri del dovuto. Ma nelle parole dell’assistant coach Matthew Proudfoot si evidenzia la stessa importanza che l’Italia dà al match. “Questa è probabilmente la sfida più difficile che abbiamo affrontato nel corso del 2019, fortunatamente possiamo schierare praticamente la miglior formazione possibile. Tutto si riduce a questa partita, è quella che conta” le sue parole.
Italia – Sudafrica
Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Luca Morisi, 12 Jayden Hayward, 11 Michele Campagnaro, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Sergio Parisse, 7 Jake Polledri, 6 Braam Steyn, 5 Dean Budd, 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti In panchina: 16 Federico Zani, 17 Nicola Quaglio, 18 Marco Riccioni, 19 Alessandro Zanni, 20 Federico Ruzza, 21 Sebastian Negri, 22 Callum Braley, 23 Carlo Canna
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Mbongeni Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira In panchina: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Franco Mostert, 21 Francois Louw, 22 Herschel Jantjies, 23 Frans Steyn
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Foto: Lorenzo Di Cola- LPS