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Rugby, Mondiali 2019: l’Italia verso la sfida impossibile alla Nuova Zelanda. Conferme, novità e ballottaggi

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La fase a gironi della Rugby World Cup 2019 dell’Italia si concluderà sabato mattina all’alba a Toyota, quando gli azzurri affronteranno la terribile armata degli All Blacks. Sfida sulla carta impossibile e qualificazione ai quarti di finale che appare una semplice utopia, soprattutto dopo il netto ko subito venerdì scorso con il Sudafrica. Un ko che ha lasciato molte scorie sugli azzurri e che obbligherà Conor O’Shea a scelte forzate in certi ruoli, soprattutto in prima linea.

Gli infortuni occorsi nei primissimi minuti della partita ai due piloni destri Simone Ferrari e Marco Riccioni non sono recuperabili e i due azzurri hanno chiuso anticipatamente il loro Mondiale. Lo spear tackle a inizio ripresa ai danni di Duane Vermeulen, poi, oltre a costare un cartellino rosso diretto ad Andrea Lovotti ha portato alla doppia squalifica per tre partite al pilone delle Zebre e al suo collega di reparto Nicola Quaglio. Tradotto, contro gli All Blacks Conor O’Shea non avrà 4 dei suoi 6 piloni. Sono stati convocati in fretta e furia, dunque, il pilone destro Giosuè Zilocchi e il pilone sinistro Danilo Fischetti. Con gli All Blacks, dunque, immaginabili Federico Zani a sinistra, Tiziano Pasquali a destra e i due nuovi arrivi in panchina, con Luca Bigi tallonatore.

In seconda linea probabile ballottaggio a tre tra Dean Budd, David Sisi e Federico Ruzza per i due posti da titolare, con Alessandro Zanni che metterà la sua esperienza a disposizione dalla panchina. In terza linea resta l’incognita Parisse. O’Shea appare intenzionato a continuare a schierarlo titolare, sacrificando Steyn a flanker e Seb Negri in panchina. Immaginabile, dunque, che rivedremo proposta la terza linea vista con gli Springboks, con Braam Steyn e Jake Polledri ai lati di capitan Parisse.

Se Tommaso Allan è sicuro della sua maglia numero 10, ci sarà nuovamente il ballottaggio tra Tito Tebaldi e Callum Braley per affiancarlo a mediano di mischia, con O’Shea che questa volta potrebbe lanciare dal primo minuto l’italoinglese, tenendo il numero 9 di Noceto pronto in panchina. Nella linea arretrata, invece, sempre in dubbio la presenza di Edoardo Padovani, non al 100%, mentre gli altri trequarti sono usciti indenni dallo scontro con il Sudafrica. Da valutare Luca Morisi, che ha giocato con un problema al collo, ma che è stato tra i migliori in campo venerdì. Le ipotesi sul tavolo sono due: confermare una linea arretrata più versatile come quella vista a Shizuoka, con Hayward centro, Campagnaro all’ala e Minozzi estremo, oppure tornare su una trequarti più classica, con il ritorno di Bellini all’ala, Campagnaro che torna al suo ruolo naturale di centro, Hayward spostato a estremo e sfruttare la velocità di Matteo Minozzi all’ala.

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Foto: Lapresse

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