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Rugby, Mondiali 2019: numeri, statistiche e i più forti giocatori visti in Giappone

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Oggi in Giappone è giornata di riposo e da domani inizierà lo sprint finale per la qualificazione ai quarti di finale della Rugby World Cup. A oggi il biglietto per la fase a eliminazione diretta l’hanno staccato solo Inghilterra e Francia, anche se molte squadre sono in pole position per non chiudere il loro Mondiale il prossimo weekend. A oggi, sulle 48 partite previste, se ne sono giocate già 28, cioè si è superato la metà del torneo. Vediamo, dunque, i numeri e le statistiche che questi primi 2.240 minuti di rugby iridato ci hanno lasciato.

Iniziamo con un record che nessuno avrebbe voluto battere. Fino a oggi, infatti, sono già stati 5 i cartellini rossi estratti dagli arbitri, superando il precedente record di 4 rossi presi durante tutta la Rugby World Cup del 1999 e del 1995. E mancano ancora 20 partite. Si pensi che quattro anni fa, in Inghilterra, le espulsioni si erano limitate a una (l’uruguaiano Agustín Ormaechea), mentre erano state due nel 2011 e nel 2007, con i Mondiali del 2003 che avevano visto giocarsi tutto il torneo senza neanche un rosso. Parlando di indisciplina, sono invece 17 i cartellini gialli estratti sin qui in Giappone.

Passando a statistiche più positive, in 28 partite sono stati segnati 1.372 punti, con una media dunque di 49 punti a partita. Questo è il risultato di 179 mete messe a segno fino a ora, con una media di 6,4 mete a partita. La partita con più punti è stata Nuova Zelanda-Namibia, con 80 punti (71-9), mentre è stata Nuova Zelanda-Canada quella con il maggior distacco (63-0). Inutile, dunque, sottolineare che sono proprio gli All Blacks ad aver segnato più punti sino a ora, 157 punti, precedendo l’Inghilterra e il Sudafrica, entrambe con 119. In questa classifica l’Italia è quinta con 98 punti, a conferma della mediocrità di Canada e Namibia, che hanno regalato partite ricche di mete per gli avversari.

Con 22 mete la Nuova Zelanda guida anche la classifica delle maggiori marcature, ancora davanti a Inghilterra e Sudafrica (17), mentre il Giappone è la squadra che ha messo a segno più piazzati, con ben 10 punizioni che sono valse 30 punti dal piede di Yu Tamura. Tornando all’indisciplina, le Samoa sono la squadra che ha ricevuto più cartellini gialli, ben 4, precedendo la Russia ferma a 3, mentre con due gialli ci sono, insieme alla Namibia, anche due big team come Australia e Nuova Zelanda. I cartellini rossi, invece, sono equamente distribuiti tra Argentina, Italia, Samoa, Uruguay e Usa. Insomma, i samoani sono i più fallosi dei Mondiali.

Passando alle statistiche individuali, invece, il miglior realizzatore è il giapponese Yu Tamura, che proprio grazie alle 10 punizioni messe a segno e a cinque trasformazioni guida con 40 punti, precedendo la coppia neozelandese formata da Jordie Barrett e Richie Mo’unga con 26 punti. Segue Owen Farrell con 24 punti, mentre l’azzurro Tommaso Allan è quinto assieme a Romain Ntamack con 23.

Il giapponese Kotaro Matsushima, una delle più belle sorprese del Mondiale, e l’argentino Julian Montoya guidano invece la classifica dei metamen, con quattro mete messe a segno fino a ora. E se Montoya potrà migliorare solo nell’ultima partita contro gli USA, Matsushima potrebbe aumentare il suo bottino se il Giappone riuscirà a raggiungere i quarti di finale, anche se il record di 8 mete di Jonah Lomu, Bryan Habana e Julian Savea è ancora lontanissimo.

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Foto: Lapresse

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