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Rugby, Mondiali 2019: Nuova Zelanda-Canada 63-0, gli All Blacks la chiudono in un tempo

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Doveva essere una formalità e gli All Blacks la chiudono in 17 minuti, tempo di segnare tre mete. Poi prima del riposo arriva la realizzazione che vale il bonus e la sfida con il Canada si chiude virtualmente qui. Insomma, per la Nuova Zelanda poco più di un allenamento con gli occhi già puntati ai quarti di finale. E i fratelli Barrett scrivono la storia.

Subito sul piede avanzante la Nuova Zelanda che recupera il calcio d’avvio e si trova in area di meta dopo 65 secondi, ma viene tenuta alta e si riparte dalla mischia sui 5 metri. Mischia che fatica ad avere l’ok di Romain Poite, si resta così oltre 3 minuti fermi sullo stesso punto, ma quando si parte il pack neozelandese devasta quello canadese e arriva la meta di punizione. E all’9′ è Jordie Barrett, uno dei tre fratelli in campo, a marcare subito la seconda meta degli All Blacks che volano subito sul 14-0 con l’ala che raccoglie un calcio perfetto al largo. Al 13′ touche persa dal Canada, affondo di Shannon Frizell e Jordie Barrett arriva vicino alla linea di fondo, ma finisce in touche. Due minuti dopo si tuffa oltre la ruck TJ Perenara, schiaccia, ma millimetri prima della linea di meta, e nulla di fatto. Insistono i tutti neri e al 17′ è Sonny Bill Williams che con una finta beffa la difesa canadese e terza meta per il 21-0.

Al 22′ momento di distrazione di Sonny Bill Wiliiams che regala un contrattacco al Canada che arriva, così, comodamente sui 5 metri, conquista un vantaggio e decide di andare in touche e non mettere tre punti facili. E perde il possesso e l’occasione di muovere il tabellino. Nuova Zelanda che ha un po’ alzato il piede dall’acceleratore e lascia un po’ giocare i nordamericani, ma quando accelerano sono subito pericolosi e al 32′ vanno vicinissimo alla meta con Scott Barrett, ma perde il controllo dell’ovale un attimo prima di schiacciare. Errori banali per i tuttineri dopo che hanno messo già al sicuro il risultato. Non sbagliano, però, Mo’unga e Beauden Barrett al 37′, quando un calcetto dell’apertura libera l’estremo che raggiunge il fratello Jordie sul tabellino del match per il 28-0 con cui si va al riposo.

E nella ripresa bastano 46 secondi prima che Sonny Bill si involi centralmente, palla al largo per Reiko Ioane e quinta meta per i tuttineri. E al 45′ si scrive la storia. Dopo Jordie e Beauden, infatti, va in meta anche il terzo fratello Barrett, Scott, per il 42-0. Ormai il Canada ha alzato bandiera bianca e al 47′ c’è anche la meta di Shannon Frizell e All Blacks che avvicinano quota 50 punti. Quota superata al 50′, quando Beauden Barrett trova l’ennesimo buco nella non-difesa canadese, palla a Brad Weber e meta anche per il mediano di riserva per il 56-0. Al 56′ è di nuovo Weber ad andare oltre, con gli All Blacks che ormai fanno letteralmente ciò che vogliono in campo.

Ultimo quarto che ormai è utile solo per le statistiche e tra queste c’è la meta annullata a Reiko Ioane al 66′ per un avanti sull’ultimo passaggio. Al 70′ entra in campo Ardie Savea indossando i particolare goggles, gli occhiali protettivi per la prima volta visti ai Mondiali. Nuova Zelanda che controlla il match senza infierire e, così, si arriva al fischio finale sul 63-0.

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Foto: Lapresse

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