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Rugby, Mondiali 2019: Nuova Zelanda-Irlanda 46-14, tutto facile per gli All Blacks che vanno in semifinale

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Sembra lontanissimo il 2018, quando per la seconda volta in due anni l’Irlanda battè la Nuova Zelanda. Poco meno di un anno dopo, infatti, a Tokyo non c’è partita e Aaron Smith punisce i verdi due volte nei primi 20 minuti e un pallone perso poco dopo la mezz’ora da Sexton chiude il discorso. Gli All Blacks battono l’Irlanda per 46-14 e ora affronteranno l’Inghilterra nella semifinale dei Mondiali 2019 di rugby.

Nuova Zelanda subito molto aggressiva nei placcaggi e nei punti d’incontro, poi Mo’unga usa il piede per mettere in difficoltà l’Irlanda. Un avanti volontario di Stockdale al 5′ e Richie Mo’unga va sulla piazzola per i primi punti del match. Brutta testata tra i centri irlandesi e ad averne la peggio è Gary Ringrose che esce temporaneamente per concussion. Fatica tantissimo l’Irlanda a giocare il pallone, a guadagnare metri, così è sempre la Nuova Zelanda a dominare territorialmente. Al 14′ dopo una lunga azione degli All Blacks è Aaron Smith a raccogliere velocemente l’ovale e a sorprendere gli irlandesi e arriva la prima meta della partita, nonostante un ingresso laterale di Retallick non punito da Nigel Owens. Sexton non trova una rimessa laterale dopo un fallo neozelandese e spreca una buona occasione per riavvicinarsi nel punteggio. E al 20′ nuova fiammata tuttanera al largo, poi è di nuovo Aaron Smith a raccogliere l’ovale e a farsi beffe dell’Irlanda: seconda meta personale.

Un placcaggio al collo di Ringrose mantiene gli All Blacks in fase offensiva, ma touche rubata dall’Irlanda che si salva. Nigel Owens non vede un muro neozelandese su calcio irlandese e tuttineri che insistono in attacco. Irlanda che fatica a guadagnare metri ed è spesso obbligata a usare il piede, dando così però il pallino agli avversari e match che virtualmente si chiude al 32′. Attacco irlandese, confusione tra Sexton e Kearney, palla persa e nella lunga e veloce corsa è Beauden Barrett a gestire col piede l’ovale e schiacciare in meta. 22-0 e All Blacks che vedono la semifinale già nel primo tempo. Banale errore di Mo’unga su un calcio di punizione in touche e Irlanda che evita il tracollo prima dell’intervallo. Ultimo affondo del primo tempo per l’Irlanda, fallo di Ardie Savea in ruck, Sexton sceglie la touche, ancora una fallo neozelandese, ma Peter O’Mahony era entrato di spalla in ruck e nulla di fatto.

Sempre Nuova Zelanda anche a inizio ripresa, Irlanda veramente in difficoltà in difesa e All Blacks che cercano velocemente il colpo del ko per iniziare già a pensare alla semifinale con l’Inghilterra. Al 48′ match chiuso con Codie Taylor che si tuffa finalizzando il lungo assedio tuttonero. Irlanda tradita da Jonathan Sexton, che commette tantissimi errori e al 61′ arriva la meta del neoentrato Todd che conclude un’azione nata con un bel calcio di Mo’unga a Reece e Nuova Zelanda che supera quota 30 punti. Irlanda che disperatamente cerca almeno la meta della bandiera, con Joey Carbery che dà un altro ritmo rispetto a Sexton, ma Robbie Henshaw non riesce a schiaccare l’ovale. Ma al 69′ è proprio il centro a infilarsi nel pertugio nero e a schiacciare tra i pali per il 34-7. Sul tabellino mette, meritatamente, il suo nome anche George Bridge che segna la sesta meta dei tuttineri. Irlanda che torna ad attaccare e al 77′ arriva la meta di punizione per il fallo di Rhys Ruddock che viene anche ammonito per aver impedito illegalmente di far segnare la meta a Stander. E allo scadere segna anche Jordie Barrett che fissa il punteggio finale sul 46-14.

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Foto: Rugby World Cup

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