Rugby
Rugby, Mondiali 2019: Nuova Zelanda-Namibia 71-9, gli All Blacks dilagano nella ripresa
Vince la Nuova Zelanda, e contro la Namibia non è certo una notizia, ma vince dopo aver avuto bisogno di un tempo intero per scrollarsi di dosso gli avversari, e questa è una notizia. Distratti, fallosi, imprecisi, gli All Blacks si sono ritrovati alla mezz’ora con un uomo in meno e in vantaggio di un solo punto. Poi le mete di Ta’avao e Smith hanno chiuso il discorso prima dell’intervallo, ma certamente Steve Hansen non potrà essere soddisfatto della prestazione. Il secondo tempo, invece, è un monologo nero.
A sorpresa i primi minuti sono di marca namibiana, che costruiscono una buona azione multifase e obbligano addirittura gli All Blacks al fallo al 3′ e Damian Stevens va sulla piazzola per lo 0-3 parziale. Un vantaggio che, però, dura poco. Al 7′ si parte da una touche in attacco, poi Jordie Barrett effettua un perfetto calcio all’ala, dove c’è Sevu Reece e prima meta del match e All Blacks avanti 5-3. Ha alzato subito il livello la Nuova Zelanda e gli africani faticano a reggere il ritmo, ma nonostante ciò la prima nuova reale occasione è firmata Namibia al 14′, con un bel break di PJ Van Lill e Johan Deysel che, però, si ferma di fronte al tenuto a un passo dalla linea di meta. Nuova Zelanda troppo distratta, molle e passano i minuti con la Namibia che regge l’urto senza problemi e chiude il primo quarto solo a -2.
Quando, però, al 21′ Anton Lienert-Brown cambia marcia diventa imprendibile per i difensori namibiani e il centro va in meta dopo aver evitato tre placcaggi e allungo per i tuttineri sul 10-3, con Jordie Barrett che sbaglia una trasformazione facile. Un fallo ridà al 26′ la chance alla Namibia di andare a punti e Stevens non sbaglia per il nuovo -4. E insiste la Namibia e alla mezz’ora arriva il terzo piazzato di Stevens e gli All Blacks si ritrovano in maniera abbastanza imbarazzante a solo +1 dopo 30 minuti di gioco. E subito dopo arriva addirittura un giallo per Nepo Laulala e Nuova Zelanda in inferiorità numerica fino all’intervallo. All Blacks che cercano di uscire da una situazione incredibile e ci riescono al 36′, quando è Angus Ta’avao – entrato proprio per il giallo a Laulala – a sfondare centralmente e 17-9 per i tuttineri. E la Nuova Zelanda vuole scrollarsi via di dosso un primo tempo veramente sottotono chiudendo la pratica prima dell’intervallo, la Namibia inizia a cedere, diventa molto fallosa e a tempo ampiamente scaduto è Ben Smith a chiudere la pratica con la meta del bonus e 24-9 il punteggio al riposo.
A inizio ripresa colpiscono subito gli All Blacks con Joe Moody che sfonda dopo neanche un minuto di gioco. Namibia che dopo un primo tempo incredibile ha finito la benzina e al 47′ è nuovamente Anton Lienert-Brown ad andare in meta e punteggio che si allunga ora nettamente sul 38-9. Al 52′ ancora All Blacks, ancora una meta, questa volta con Sevu Reece per la sua seconda marcatura personale. E al 55′ è anche Sam Whitelock a mettere il suo nome nel tabellino del match.
Non si ferma la Nuova Zelanda e al 68′ bellissima meta al largo di Ben Smith, con l’estremo che si concede anche lui la gioia del bis contro la Namibia. Al 73′ ancora un placcaggio al collo e secondo giallo per gli All Blacks con Ofa Tu’ungafasi. Ma non basta, perché al 76′ arriva la decima meta, la sesta della ripresa, questa volta con Jordie Barrett. Al 79′ Brad Weber libera TJ Perenara con un fantastico passaggio dietro la schiena, il mediano schiaccia per l’ultima meta della partita che fissa il punteggio sul 71-9.
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Foto: Rugby World Cup