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Rugby, Mondiali 2019: Sudafrica-Canada 66-7, sfida senza storia a Kobe

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Altro che i 60 minuti senza mischia con l’Italia, la vera sfida no contest va in scena a Kobe, dove la differenza tra Springboks e Canada è imbarazzante. 18 minuti è il tempo che serve al Sudafrica per portare a casa il punto di bonus, poi è solo una questione di pallottoliere.

Bastano due minuti e pochi secondi al Sudafrica per aprire le marcature a Kobe, con Snyman che dà il via con un netto break, poi Elton Jantjies libera Damian de Allende e meta per il 7-0. Insistono gli Springboks, poco possono i canadesi e al 6′ è S’busiso Nkosi a volare al largo e subito seconda meta per i sudafricani. Senza storia la partita, troppa la differenza e al 10′ arriva immediatamente la terza meta, questa volta firmata Cobus Reinach e Sudafrica che vola sul 19-0 dopo dodici minuti di gioco. E al 18′ arriva già il bonus in una partita al limite dell’imbarazzante. E’ nuovamente Reinach ad andare oltre e dopo neanche un quarto di partita siamo già 26-0.

E al 21′ il mediano di mischia si regala una tripletta in soli 11 minuti e dà la quinta meta al Sudafrica. Il pallottoliere può venir mosso nuovamente al 28′, quando è Warrick Gelant ad andare oltre in una partita che ha già smesso di avere qualcosa da dire e 40-0 sul tabellone. Al 33′ finalmente si vede il Canada palla in mano, prima occasione dopo oltre mezz’ora e DTH van der Merwe va vicino alla meta, ma si salva il Sudafrica. Subito dopo Josh Larsen entra di spalla in ruck contro il collo di un avversario e arriva il cartellino rosso e Canada che resta pure in 14. E a tempo scaduto punizione per il Canada sui propri 5 metri, battono veloce i nordamericani, Frans Steyn intercetta, ringrazia e si va al riposo sul 47-0.

Canada che cerca una reazione d’orgoglio a inizio ripresa, Sudafrica un po’ indisciplinato e al 46′ arriva la meta canadese con Matt Heaton. Gli Springboks sono tornati in campo meno concentrati dopo aver chiuso velocemente il discorso nel primo tempo, commettono qualche errore di troppo, e così servono ben 15 minuti prima che Shalk Brits vada oltre per il 54-7. E al 66′ è Damian Willemse ad andare oltre, regalarsi la meta personale e far superare quota 60 punti ai suoi. E al 73′ arriva anche la meta di Frans Malherbe per il 66-7. Sudafrica che ha decisamente alzato il piede dall’acceleratore in questa ripresa, senza infierire su un Canada in inferiorità numerica.

 

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Credit: Rugby World Cup

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