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Rugby, Mondiali 2019: tutti i numeri e le sconfitte dell’Italia negli ultimi 10 anni. Il gap dal vertice si è accresciuto

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L’eliminazione dell’Italia dalla Rugby World Cup ha aperto un forte di battito sullo stato di salute del rugby azzurro. Pochi, ottimisti indefessi, pensavano realmente che gli azzurri avrebbero potuto battere una tra Sudafrica e All Blacks e, dunque, a rendere fallimentare l’avventura giapponese non è certo il risultato ottenuto. Dall’altra parte, però, l’esaltazione per due successi netti contro due delle formazioni più deboli del torneo appare allo stesso modo fuori luogo, con la vittoria sulla Namibia che è arrivata con troppi problemi e con tre mete subite in maniera troppo facile.

La realtà dei fatti è che la Rugby World Cup ha confermato il limbo in cui vive l’Italrugby. Il gap con le migliori non è diminuito negli anni – nonostante l’Italia abbia la possibilità di confrontarsi con le migliori ogni anno tra 6 Nazioni e Test Match – mentre quello con chi li segue è aumentato, mentre alcune Nazionali che fino a pochi anni fa ci seguivano ora ci precedono (vedi Giappone) o ci sono col fiato sul collo (vedi Georgia). Certo, con Namibia e Canada sono arrivate due vittorie nette, ma lo stesso hanno fatto le altre Nazionali del 6 Nazioni, che pure nei loro gironi non avevano la fortuna di avere due underdog come l’Italia. Vedi il 35-3 di Inghilterra con Tonga, il 43-14 del Galles con la Georgia, il 35-0 dell’Irlanda sulla Russia o il 61-0 della Scozia sugli stessi russi.

E anche l’ultimo decennio parla chiaro. Dal novembre 2009 a oggi, infatti, l’Italia ha disputato 114 partite, vincendone 27 e perdendone 87. Ma attenzione, perché se si guarda al confronto con il vertice del rugby mondiale, allora nell’ultimo decennio i successi si riducono a sette, con tre vittorie sulla Scozia, due sulla Francia, una sull’Irlanda e quella storia sul Sudafrica. Di queste vittorie, rispetto agli anni 2000, a colpire sono quelle contro le ultime tre, perché il confronto con la Scozia era sempre stato in equilibrio da quando l’Italia è entrata nel 6 Nazioni. E l’ultimo successo di peso è datato novembre 2016 (con gli Springboks), perché da allora – cioè negli ultimi tre anni – contro le migliori al mondo l’Italia ha sempre perso.

Negli ultimi 20 anni in Italia si è ripetuta una frase che voleva raccontare uno status quo che non cambia. “Il rugby azzurro è il peggiore tra le squadre più forti ed è il migliore tra le squadre più deboli”. Il limbo, dunque, di cui parlavamo. Ma non è veramente così. Perché Nazionali come il Giappone fino a pochi anni fa erano tra le squadre più deboli, ma oggi hanno conquistato vittorie di peso (ai Mondiali, non in Test Match, e la differenza – che se ne dica – è tanta!) che l’Italia sogna da decenni. Dal 2009 a oggi l’Italia ha vinto solo il 23,68% dei match giocati, ma se si fa il confronto considerando solo le partite contro le Nazionali del 6 Nazioni e del Rugby Championship, allora la percentuale crolla al 6,09%. E dopo 20 anni di Sei Nazioni è decisamente troppo poco.

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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