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Rugby, Mondiali 2019: tutti scontenti per la cancellazione di Italia-Nuova Zelanda. Parisse: “Possibile che non ci fossero alternative?”

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Italia-Nuova Zelanda non ci sarà. E’ un fatto ormai assodato, quello legato alla mancata disputa del match conclusivo della Pool B degli azzurri ai Mondiali di rugby. Naturalmente sono ben pochi a essere contenti, anche se più d’uno comprende la situazione che si è venuta a verificare con il tifone Hagabis, lo stesso che minaccia il GP del Giappone.

Per l’Italia, sono intervenuti in conferenza stampa Conor O’Shea e Sergio Parisse. Queste le parole del tecnico azzurro: “Siamo dispiaciuti di non poter giocare l’ultima partita. Chiaramente tutti volevano avere la chance di far parte della squadra che avrebbe giocato contro la Nuova Zelanda. Leo Ghiraldini ha fatto di tutto per recuperare e poter giocare un’ultima partita, è un immenso dispiacere anche per lui. E’ stato bruttissimo sapere a fine allenamento che non si sarebbe giocato“.

Parisse, invece, usa parole che definire di fuoco è probabilmente anche poco: “E’ ridicolo, si sa che in questa stagione il Giappone è colpito dai tifoni: possibile che non si sia pensato a delle alternative? Gli organizzatori dovevano avere un piano B. Noi eravamo disposti a giocare in tutte le condizioni Se alla Nuova Zelanda fossero serviti i cinque punti siamo sicuri che non si sarebbe giocato? Dimenticano che il rugby e lo sport vivono di rispetto, di passione.L’Italia aveva diritto di giocare questa partita, a prescindere dal fatto che il risultato fosse scontato“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Ettore Griffoni / LivePhotoSport.it

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