Oltre Cinquecerchi
Scacchi, FIDE Grand Swiss 2019: Magnus Carlsen, esordio vincente col brivido. Bene Caruana. Daniele Vocaturo apre con una sconfitta
Si è iniziato oggi a giocare all’Isola di Man per il quinto degli otto posti disponibili al Torneo dei Candidati al titolo mondiale previsto per la prima metà del 2020. L’occasione è offerta dal FIDE Grand Swiss, che si propone (e in buona parte riesce nell’intento) di essere uno tra i più forti, se non il più forte, torneo a sistema svizzero mai organizzato. Di fatto, è come se si stesse parlando dei vecchi tornei Interzonali con base molto allargata rispetto ai loro ultimi anni, in cui proprio il sistema svizzero aveva preso piede.
Ci sono due uomini che partecipano soltanto per il montepremi, dal momento che sono l’uno il Campione del Mondo e l’altro il suo sfidante nel 2018, quindi già tra i Candidati di diritto. Magnus Carlsen, però, va non molto lontano, se non dalla sconfitta, quantomeno dal trovarsi in una situazione seriamente complicata. Giocando con il Bianco contro l’ucraino Yuriy Kuzubov, commette un errore di valutazione alla trentesima mossa che concede una forte iniziativa al Nero, che però è incapace, in parte anche per ristrettezze di tempo, di farne buon uso. Successivamente è Kuzubov a sbagliare malamente, al 48° tratto, dando il successo al norvegese.
Molto più semplice, invece, il compito di Fabiano Caruana, che sconfigge con il Nero il cinese Zhang Zhong. Dopo mezz’ora di riflessione dell’italoamericano e 38 minuti del suo avversario, il Bianco si trova subito in difficoltà a causa del pessimo trattamento dell’apertura, e capitola dopo 56 mosse e parecchie sofferenze.
L’Italia ha il suo più che legittimo interesse in questa manifestazione a causa della presenza di Daniele Vocaturo: il romano, però, esce sconfitto, con il Bianco, da una battaglia contro il più quotato americano Jeffery Xiong, cui rende quasi 90 punti ELO. L’incontro, caratterizzato dall’adozione della Partita Italiana, o Giuoco Piano che dir si voglia, scivola nelle mani di Xiong in maniera molto lenta, ma inesorabile, dalla zona della ventitreesima mossa fino alla conclusione arrivata alla sessantottesima, quando l’italiano non è più in grado di contenere l’iniziativa del suo avversario e soprattutto la sua possibilità di portare il pedone della colonna c a Donna.
Molte sono le patte nelle prime scacchiere, e coinvolgono anche giocatori importanti. In alcuni casi, per i big che possono competere per il posto tra i Candidati arrivano delle sconfitte sonore. E’ il caso di Viswanathan “Vishy” Anand: l’indiano, in uscita dall’apertura (una Nimzo-Indiana), con il Bianco commette un errore clamoroso al diciottesimo tratto che gli causa un grave svantaggio di materiale e, al trentesimo, l’abbandono. Cade anche l’americano Sam Shankland per mano dell’olandese Erwin L’Ami, mentre il georgiano Baadur Jobava trova un colpo di coda con cui sconfigge l’inglese David Howell. Cominciano con un successo lo spagnolo Alexei Shirov (originario della Lettonia, ma che ha per la seconda volta scelto la nazionalità iberica dopo il periodo 1995-2011), il russo Alexey Dreev: nel complesso, sono 31 i giocatori a partire con il punto pieno, il che testimonia la presenza di un maggior numero di patte rispetto alle partite vinte (46 contro 31).
Domani, alle 16, si svolgerà il secondo turno degli undici in programma. Va ricordato che, qualora uno tra Carlsen e Caruana dovesse vincere, il posto al Torneo dei Candidati sarebbe appannaggio del secondo classificato, o del terzo se il norvegese e l’italoamericano chiudessero al primo e secondo posto.
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LA PARTITA VOCATURO-XIONG (0-1)
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Bart Lenoir / Shutterstock.com