Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2019-2020: si avvicina l’apertura a Soelden. Assenze, infortunati e condizione degli azzurri

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Mancano poco più di due settimane all’apertura della 54esima edizione della Coppa del Mondo di sci alpino con i classicissimi giganti di Soelden, sabato 26 quello femminile e domenica 27 quello maschile. Dopo aver fatto il punto sugli atleti ritirati vediamo come stanno quelli che si sono infortunati durante la stagione scorsa e, di questi, chi sarà assente nell’opening del Tirolo.

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Cominciamo dal campo maschile e dai discesisti, primo fra tutti Marc Gisin: lo svizzero, caduto in modo terrificante sulle gomme del cammello della Val Gardena lo scorso dicembre rischiando anche la vita e avendo bisogno di fisioterapia per riuscire a ricominciare a camminare i giorni successivi alla caduta, è tornato sugli sci a inizio agosto e potrebbe essere in pista a Lake Louise a fine novembre, così come i due tedeschi Thomas Dressen e Andreas Sander, entrambi rottisi i crociati del ginocchio destro nella prima parte della scorsa stagione e tornati sulla neve rispettivamente a luglio e a giugno. Stesso discorso per l’austriaco Max Franz, fratturatosi il calcagno destro a Kitzbuehel e tornato sugli sci a luglio. Il veterano canadese Manuel-Osborne Paradis si è invece fratturato tibia e perone proprio a Lake Louise e non è ancora tornato sugli sci.

Per quanto riguarda quelli che dovrebbero essere presenti sul ghiacciaio del Rettenbach, due che potrebbero inserirsi nella lotta per la Coppa del Mondo generale, l’austriaco Marco Schwarz e lo svizzero Marco Odermatt, il primo si è rotto il crociato e il menisco del ginocchio sinistro nel superG della combinata di Bansko ed è tornato ad allenarsi a fine agosto a Saas-Fee, il secondo si è lesionato il menisco esterno del ginocchio destro nel superG delle finali di Soldeu ed è tornato sugli sci a fine luglio partecipando alla trasferta argentina di Ushuaia.

In Sudamerica sono andati anche il tedesco Stefan Luitz, lesionatosi il collaterale esterno del ginocchio sinistro nel gigante mondiale di Are, e lo svizzero Justin Murisier, che ha saltato tutta la scorsa stagione per essersi rotto il crociato nel 2018 in Nuova Zelanda. I francesi Cyprien Sarrazin e Jean-Baptiste Grange sono tornati sugli sci ad agosto, il primo si è rotto il piatto tibiale del ginocchio destro nel gigante dell’Alta Badia, il secondo il crociato e il menisco del ginocchio sinistro nello slalom di Wengen e dovrebbe essere presente a novembre tra le porte strette di Levi.

In campo femminile l’ultima stagione è stata una vera strage anche tra le big. Si sono dovute fermare prima del tempo Ilka Stuhec, Anna Veith, Lara Gut, Ragnhild Mowinckel, Michelle Gisin e Cornelia Huetter. Cominciamo dalle austriache Veith e Huetter: la prima si è distrutta il ginocchio destro a gennaio ed è giornata sugli sci il mese scorso, non così la seconda, alla quale è saltato il crociato del ginocchio sinistro alle finali di Soldeu. Entrambe saranno assenti a Soelden, così come la slovena Stuhec, già tornata sugli sci ad agosto dopo essersi infortunata a entrambe le ginocchia a febbraio a Crans-Montana ma il crociato del ginocchio sinistro non ha avuto bisogno di operazione.

Assente sul Rettenbach anche la norvegese Mowinckel, caduta in prova a Soldeu con relativa rottura del crociato e del menisco del ginocchio destro, è un’incognita la presenza della svizzera Gisin, sorella minore di Marc e della campionessa olimpica di discesa Dominique, lesionatasi la cartilagine con relativa distorsione del ginocchio destro a Garmisch-Partenkirchen a fine gennaio, ma ha comunque partecipato alla trasferta di Ushuaia. e’ sicuro invece che ci sarà la sua connazionale Gut, anche lei caduta in prova a Soldeu e procuratasi forti contusioni alla schiena e un trauma al piede destro ma quasi subito tornata sugli sci.

Passando alle discesiste, la squadra statunitense è stata letteralmente massacrata dagli infortuni negli ultimi anni. Ritiratasi Lindsey Vonn, Breezy Johnson e Laurenne Ross salteranno l’intera prossima stagione, la prima per essersi rotta a giugno il crociato posteriore e il collaterale mediale del ginocchio sinistro, la seconda si prenderà un anno sabbatico dopo aver subito lo stesso infortunio nelle prove della discesa mondiale di Are. Sono pronte a rientrare a inizio dicembre Jacqueline Wiles e Alice McKennis, entrambe fuori tutto lo scorso inverno per doppia frattura a tibia e perone e, nel caso della prima, per la rottura dei crociati a Garmisch-Partenkirchen. Sarà in pista a Lake Louise anche l’austriaca Christine Scheyer, rottasi crociato e menisco del ginocchio destro in superG nella località canadese lo scorso dicembre.

Moltissime anche le slalomgigantiste costrette a stare ferme ai box per molto tempo. Su tutte la svizzera Melanie Meillard, che ha visto il crociato e il menisco esterno del ginocchio sinistro saltare all’immediata vigilia dei Giochi di Pyeonchang e operata due volte, restando così ferma per tutta la stagione. La norvegese Nina Loeseth si è fratturata il piatto tibiale e lesionata il menisco del ginocchio destro nello slalom di Semmering di fine dicembre 2018; l’austriaca Katharina Gallhuber si lesiona il crociato e il menisco esterno del ginocchio destro a metà dicembre, la francese che gareggia per la Svezia Estelle Alphand si è fratturata la caviglia a novembre. Tutte queste atlete a Soelden dovrebbero esserci, mentre la tedesca Marina Wallner, rottasi i crociati a fine novembre, dovrebbe rientrare nello slalom di Levi, mentre starà ferma tre mesi l’ultima infortunata in ordine di tempo, la francese Nastasia Noens, fratturatasi il malleolo posteriore della tibia della caviglia destra durante la preparazione a Ushuaia.

Non è chiaro se continuerà la carriera la veterana slovena Ana Drev, rottasi il crociato a inizio gennaio in allenamento, l’austriaca Elisabeth Kappaurer salterà invece tutto il prossimo inverno così come quello scorso a causa di una frattura a tibia e perone della gamba destra e una al piatto tibiale di quella sinistra lo scorso agosto in Sudamerica. E’ in dubbio per il Rettenbach, ma non per infortunio, l’altra austriaca Katharina Liensberger, protagonista dal mese scorso di un caso che riguarda i materiali: la giovane rampante del Vorarlberg ha lasciato Rossignol per gareggiare con Kastle, che però non fa parte del Pool sci austriaco e finora non è stata trovata alcuna soluzione per scarponi e attacchi, per cui o l’austriaca torna a Rossignol o si ritroverà fuori dalle regole della federsci austriaca e non le verrà permesso di gareggiare.

Veniamo, finalmente, a casa Italia. Christof Innerhofer si è rotto il crociato del ginocchio destro agli assoluti di Cortina d’Ampezzo, è tornato sugli sci ad agosto allo Stelvio ma non è partito per l’Argentina, così come Stefano Gross, vittima dello stesso infortunio e anche lui tornato sugli sci al Passo tra Bormio e Trafoi ma a settembre. Reparto discesa: Peter Fill ha saltato quasi tutta la scorsa stagione per un ematoma alla schiena procuratosi cadendo a Beaver Creek ed è pronto per affrontare l’ennesimo inverno di Coppa del Mondo ma, come ha detto all’odierno tradizionale Atomic Day di Altenmarkt im Pongau, ha ancora qualche problema fisico.

Emanuele Buzzi invece, cadendo oltre il traguardo della discesa di Wengen che aveva concluso al sesto posto, si è fratturato il piatto tibiale della gamba destra ed è già andato ad allenarsi a Ushuaia, così come lo slalomgigantista Tommaso Sala, fuori tutto lo scorso inverno per una frattura alla caviglia destra. Discorso a parte merita Guglielmo Bosca: il valdostano in Coppa Europa a fine 2017 si è fratturato tibia e perone con gravissime complicazioni che hanno reso necessari ripetuti interventi chirurgici, ora dopo quasi due anni sembra pronto per tornare in pista.

Tra le donne non gareggerà per maternità Nadia Fanchini mentre sua sorella maggiore Elena non è ancora tornata ad allenarsi dopo la frattura alla testa del perone e distorsione del ginocchio sinistro a Copper Mountain nel novembre 2018. Non ha alcuna intenzione di mollare invece Hanna Schnarf, anche lei infortunatasi a Copper Mountain con frattura scomposta di tibia e perone della gamba sinistra ma la 35enne di Valdaora non è andata in Sudamerica con le compagne pur essendo tornata sugli sci ad agosto.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Cristiano Baldi / Shutterstock

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