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Sci alpino, gigante femminile Soelden 2019: Alice Robinson, il trionfo di una predestinata

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Il gigante di apertura di Coppa del Mondo femminile di Soelden ha mostrato al mondo intero degli appassionati di sci alpino, sempre che qualcuno non se ne fosse accorto, il talento cristallino di Alice Robinson.

Sul ghiacciaio del Rettenbach, sul quale gareggiava per la prima volta, la neozelandese, che non ha ancora compiuto 18 anni, ha mostrato una sicurezza e una capacità di attaccare impressionanti: certo, non è stata esente da errori ma essendo già molto ben preparata fisicamente la sua possente muscolatura le ha permesso di rimanere stabile al massimo e di battere addirittura Sua Maestà Mikaela Shiffrin per 6 centesimi. Il tutto alla sua undicesima gara in Coppa del Mondo, tutte in gigante e a un’età alla quale solo in undici avevano vinto più giovani in un gigante di Coppa, ma di queste, lei è stata la più giovane a riuscirci da quando la slovena che gareggiava per l’allora Jugoslavia Mateja Svet vinse il 22 marzo 1986 a Bromont.

Un trionfo da predestinata da parte di colei che a Soldeu, nelle finali della stagione scorsa, aveva già messo paura a Shiffrin finendole alle spalle per soli 3 decimi e che nel febbraio scorso aveva dominato i Mondiali juniores delle porte larghe. Sia oggi sia nel Principato di Andorra la ragazza ha evidenziato qualità straordinarie sia sul ripido sia su un tipo di neve primaverile che ha messo in difficoltà tantissime altre atlete, Shiffrin compresa e che non ha potuto fare a meno di complimentarsi a fine gara in conferenza stampa

E’ come un sogno per me e sono ancora sotto shock. A essere sincera, ho vinto con un margine davvero piccolo contro Mikaela, mi sento molto fortunata”, ha detto in lacrime la piccola Alice. “Già lo scorso anno si vedeva che sarebbe diventata davvero forte, mi piace molto il modo in cui scia e penso che sia fantastico che abbia vinto oggi” ha replicato Mikaela. Già, se lo dice lei che è forte… Certo, i suoi due podi sono arrivati in condizioni simili e la sua tenuta su altre nevi e su altre piste è tutta da verificare, ma non c’è dubbio che il suo approccio al circuito maggiore sia stato mostruoso.

Nata il 1° dicembre 2001 a Sydney, in Australia, Alice Robinson si è trasferita con la famiglia all’età di quattro anni a Queenstown, cittadina della Nuova Zelanda, ed è cresciuta sciisticamente a Coronet Peak, uno delle più note stazioni sciistiche kiwi. Dopo aver vinto parecchie gare importanti a livello giovanile, tra cui la Whistler Cup, ha esordito in Coppa del Mondo il 6 gennaio 2018 a 16 anni e un mese nel gigante di Kranjska Gora e subito dopo ha partecipato ai Giochi di PyeongChang 2018 (trentacinquesima in gigante e fuori in slalom) e quest’anno, oltre ai Mondiali juniores della Val di Fassa, anche a quelli seniores di Are (diciassettesima in gigante prima del sedicesimo posto in Coppa del Mondo a Spindleruv Mlyn).

Per lei sono già arrivati sponsor importantissimi e su Twitter ha ricevuto anche i complimenti di Lindsey Vonn, il cui team di allenatori è passato in blocco a Robinson, da Chris Knight a Jeff Fergus fino a Enrica Cipriani, moglie di Knight ed ex discesista azzurra che funge da Public Relation Woman. Una carriera insomma che nasce sotto i migliori auspici e che, appena progredirà nelle altre specialità (è già a buoni livelli in superG e può crescere in slalom, dove quindi il dominio di Shiffrin non è per ora in pericolo), promette di essere luminosissima.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: La Presse

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