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Sci alpino, gigante femminile Soelden: le pagelle. Robinson vince il duello tra aliene con Shiffrin, Worley classe infinita. Brignone, Goggia e Bassino in trattenuta

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Di seguito le nostre pagelle alle protagoniste della prima gara della Coppa del Mondo femminile 2019-2020, il gigante di Soelden.

ALICE ROBINSON: 10 E LODE – Una grande sorpresa per quasi tutti, non per noi. La non ancora 18enne neozelandese nata a Sydney, in Australia, aveva già messo in mostra tutte le sue qualità ai Mondiali juniores della Val di Fassa, dove aveva dominato tra le porte larghe, ma soprattutto a Soldeu, dove in condizioni climatiche simili a quelle di oggi aveva fatto paura alla Regina dell Sci, Mikaela Shiffrin. Oggi l’ha addirittura battuta e per sfortuna delle altre entrambe le sue manche non sono state impeccabili: cosa farà quando sarà esente da errori? Aliena-bis.

MIKAELA SHIFFRIN: 8 – Nella prima manche sembrava aver demolito la concorrenza e invece Robinson le è rimasta attaccata fino a batterla a fine gara approfittando di alcune sue incertezze. Sembra incredibile ma se Mikaela si desse con continuità alla velocità il gigante diventerebbe la specialità in cui sarebbe più vulnerabile. E in parte è già così, malgrado l’ultima Coppa di specialità sia finita nelle sue mani. Aliena ogni tanto umana.

TESSA WORLEY: 8,5 – Diceva di non essere al meglio della condizione e che avrebbe preso questa gara con le pinze e invece è salita per il terzo anno consecutivo sul podio del Rettenbach rimontando dalla sesta posizione di metà gara. La classe non è acqua.

MINA FUERST HOLTMANN E MARIA THERESE TVIBERG: 8 – La prima ha fatto segnare il quinto miglior tempo nella prima manche e poi è addirittura salita di un gradino, la seconda ha rimontato dalla ventiseiesima alla sesta posizione anche grazie alle condizioni di neve e probabilmente anche di visibilità che sono cambiate anche a causa della lunga attesa per i soccorsi a Bernadette Schild, per la quale si teme un grave infortunio. Entrambe le norge sono ovviamente al miglior risultato in Coppa del Mondo e la Norvegia non ha certo patito le assenze delle sue leader Ragnhild Mowinckel e Nina Loeseth. Un talento tira l’altro.

VIKTORIA REBENSBURG E PETRA VLHOVA: 5 – La prima è una delle grande delusioni di giornata. Decima dopo la prima manche sul tracciato messo sul terreno dal suo allenatore, addirittura tredicesima al traguardo. A parte le uscite, è il suo peggior risultato nella specialità in Coppa degli ultimi due anni. La seconda, quattordicesima, ha la scusante del colpo alla tibia preso durante il riscaldamento della gara. Giornata storta.

LE AUSTRIACHE: 6,5 – Hanno salvato l’onore delle padrone di casa Franziska Gritsch (8), da ventottesima a settima e al suo miglior risultato in Coppa del Mondo, e Ramona Siebenhofer (8), decima, che non finiva tra le top ten in gigante da quasi dieci anni, tra l’altro ripescata nella specialità viste le numerose assenze. Disastrose tutte le altre, a cominciare da Ricarda Haaser (2), ventottesima, mentre c’è da sperare che Bernadette Schild non abbia finito qui la sua stagione: verrebbe a mancare un’altra “aquilotta” di punta. Decimate.

LE SVIZZERE: 6 – Lara Gut (6), ottava, ha tirato fuori l’orgoglio su una pista dove ha trionfato due volte e specialmente nella seconda manche ha dimostrato di essere anche molto reattiva, Michelle Gisin (7), nona, ha colto il suo miglior risultato nella specialità e, ormai superato l’ultimo infortunio, si candida per un ruolo di primo piano nella generale di Coppa, così come Wendy Holdener (5) che però oggi ha toppato finendo quindicesima. Polivalenti.

FEDERICA BRIGNONE: 6 – Terza dopo la prima manche dietro le due aliene, sembrava che la serie di quattro gare femminili consecutive sul podio a Soelden per l’Italia potesse continuare ma così non è stato. Una grossa incertezza alla seconda porta della prima manche e una seconda forse non tirata al cento per cento: podio sfumato. Attaccante spuntata.

LE ALTRE AZZURRE: 5,5 – Inutile dire che da Marta Bassino (5), dodicesima, ci aspettavamo di più: come lei stessa ha detto, le è mancata una marcia, che il più delle volte è il suo problema. Sofia Goggia (5,5) forse non poteva fare più del trentaduesimo posto raccolto col numero 64 nella prima manche ma ha ammesso di non aver sfruttato la pista come doveva perché ancora in buone condizioni. Brava Roberta Melesi (6,5), ventiquattresima e per la prima volta a punti in Coppa del Mondo alla sua quinta gara. A due facce Francesca Marsaglia (7 e 3), ottima nella prima manche, pessima nella seconda, da rivedere le altre. Verranno tempi migliori. Speriamo.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Fisi / Pentaphoto

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