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Tennis, Masters 1000 Parigi-Bercy 2019: Matteo Berrettini esce subito di scena, Tsonga vola agli ottavi di finale e si attende per le Finals

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Matteo Berrettini esce di scena nel secondo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy (Francia). L’azzurro, visibilmente provato fisicamente e mentalmente, si è dovuto arrendere al francese Jo-Wilfried Tsonga (n.35 del ranking) con il punteggio di 6-4 6-3 in 1 ora e 26 minuti di partita. Un match nel quale il romano non ha mai trovato il ritmo giusto, soffrendo lo schema servizio-dritto del suo rivale, in grande spolvero nella serata parigina. E, dunque, in ottica ATP Finals, la qualificazione dell’azzurro non dipenderà più esclusivamente da se stesso, ma anche da ciò che faranno i suoi avversari. In particolare, il transalpino Gael Monfils potrebbe giocare un brutto scherzo al nostro portacolori, se dovesse spingersi fino alle semifinali. Tsonga, da par suo, accede agli ottavi di finale, dove affronterà il tedesco Jan-Lennard Struff.

Nel primo set l’avvio sembra promettere bene per l’azzurro: palla break con due grandi vincenti. Tsonga si salva brillantemente con il servizio e inizia a farsi strada con il dritto. Nel gioco successivo il transalpino, sfruttando le tante incertezze di Matteo, troppo contratto, strappa il turno in battuta al nostro portacolori, involandosi sul 3-0. Il romano ha un sussulto e, approfittando di qualche errore di troppo del rivale, conquista il controbreak nel quinto game. La partita non è bellissima e si gioca più sui nervi che sulla tecnica. Da questo punto di vista, il tennista d’Oltralpe ha qualcosa in più, si muove meglio per il campo, arrivando con il timing giusto sulla palla. Aspetti che costano carissimi al n.9 del mondo nel decimo game, con il break e il successo della prima frazione sul 6-4 del padrone di casa, forte del 77% dei quindici ottenuti con la prima di servizio e di 3 ace.

Nel secondo set la musica non cambia. Dopo aver annullato una palla break in apertura, Tsonga detta i tempi dello scambio con grande facilità, soprattutto con il dritto. L’azzurro non si muove come al solito e soffre terribilmente il furore agonistico del suo avversario. Il break, inevitabilmente, arriva nel sesto game, quando il transalpino, anche con un pizzico di fortuna, tira fuori dal cilindro due risposte micidiali. La partita va in archivio sul 6-3 e per Matteo, a questo punto, non resta che attendere notizie da quel che sapranno fare gli altri competitors in ottica Finals. Il francese chiude con 7 ace e il 79% dei punti ottenuti con la prima di servizio.

 

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com

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