Tennis, Masters 1000 Shanghai 2019: Fabio Fognini batte anche Khachanov e vola ai quarti. Il sogno delle ATP Finals continua

“Fabio Fognini is magic“. L’azzurro continua il suo percorso nel Masters 1000 di Shanghai (Cina) sconfiggendo il n.9 del mondo Karen Khachanov, che lo aveva sconfitto a Pechino nell’ultimo confronto, con il punteggio di 6-3 7-5 in 1 ora e 48 minuti di partita. Un match ben giocato da Fabio dal punto di vista tecnico e tattico, al cospetto di un Khachanov decisamente falloso (44 errori non forzati). Con questo risultato, il ligure raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di finale di questo torneo, dando seguito anche alla sua candidatura per le ATP Finals. Sulla sua strada, ora, ci sarà uno dei tennisti più in forma del momento, ovvero l’altro russo Daniil Medvedev che ha battuto in due set il canadese Pospisil (7-6 7-5). Il bilancio dei precedenti tra i due è sull’1-1: vittoria di Fognini a Cincinnati nel 2017 e successo di Medvedev nel 2018 a Sydney.

Nel primo set, in avvio, l’azzurro è subito costretto ad annullare tre palle break, tirandosi involontariamente anche una “racchettata” sulla gamba. Nulla di grave per lui e infatti, sciorinando alcuni colpi d’alta scuola, arriva il break del quarto game. L’azzurro tiene una velocità di crociera importante da fondo, non lasciandosi condizionare dai 4 doppi falli del parziale. Ottenendo l’85% dei punti con la prima di servizio, l’italiano archivia la pratica sul 6-3.

Nel secondo set Khachanov prova a salire di livello, conquistando il break nel secondo game. Fabio, però, tiene botta e strappa immediatamente la battuta al russo. Si gioca punto a punto e il nostro portacolori sa soffrire nel sesto gioco, salvando due palle break e costruendosi tre chance (break) nel nono senza però centrare l’obiettivo. L’appuntamento però è solo rimandato e nell’undicesimo game c’è lo strappo decisivo, favorito da un Khachanov incapace di scambiare. Fognini ne approfitta e conclude sul 7-5.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse