Tennis, WTA Pechino 2019: Ashleigh Barty e Naomi Osaka in finale, battute Bertens e Wozniacki

Saranno Ashleigh Barty e Naomi Osaka a giocarsi la finale del WTA Premier Mandatory di Pechino. L’australiana e la giapponese sono uscite vittoriose da due semifinali profondamente diverse contro l’olandese Kiki Bertens e la danese Caroline Wozniacki: per l’una la prospettiva è di rinsaldare ancora di più la prima posizione mondiale, per l’altra c’è la chance di salire al numero 3 a danno dell’ucraina Elina Svitolina.

Dei due incontri, quello più lottato è senza dubbio il primo, che fa registrare anche momenti di ottimo tennis senza che debba essere per forza necessaria la potenza scriteriata da fondo campo, non certo una caratteristica preminente di Barty e Bertens. L’australiana porta a casa il primo set per 6-3 vincendo dodici dei primi quattordici punti (e i primi otto consecutivi), facendoseli bastare per tutto il resto del tempo. L’olandese replica in modo speculare nel secondo parziale, anche nell’andamento in termini di game. Il terzo set diventa dunque decisivo, con Bertens che riesce a scappare via nel quinto gioco, viene ripresa sul 5-5 dalla numero 1 del mondo al terzo tentativo e poi è costretta a giocare il tie-break. Dal 4-4 nessuna tiene più il servizio per diversi minuti, e così se ne vanno sia un match point per Barty che uno per Bertens. E’ l’australiana la prima a saper convertire l’opportunità vincente: 6-3 3-6 7-6(9) risulta essere il punteggio finale.

Meno battaglia nella seconda semifinale, con Osaka che si libera senza tanti problemi di Wozniacki. La lotta c’è soltanto nel primo set, in cui le palle break iniziano ad arrivare dal 3-3 in avanti e la prima a sfruttarle è la nipponica, che sul 4-4 toglie il servizio a 30 alla danese per poi chiudere 6-4. Il percorso si fa improvvisamente in discesa per Osaka, che nel secondo parziale vola via: 1-0, poi 4-1 pesante e match sostanzialmente finito, anche se Wozniacki prova fino all’ultimo a riaprirlo, mancando tre palle break nell’ottavo ed ultimo game. Il 6-4 6-2 manda la giapponese all’ultimo atto di domani.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse