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Tennis, WTA Pechino 2019: trionfo di Naomi Osaka, rimontata e battuta in finale Ashleigh Barty
Nella finale del China Open femminile di Pechino sul cemento della capitale cinese, quarto e ultimo WTA Premier Mandatory dell’anno, la giapponese numero 4 del mondo Naomi Osaka ha battuto in rimonta l’australiana numero 1 del pianeta Ashleigh Barty col punteggio di 3-6 6-3 6-2 in un’ora e 51 minuti di gioco.
La prima palla break del match arriva nel quinto game del primo set e la deve salvare Barty che approfitta di un dritto steccato da Osaka, la giapponese, che non aveva perso nemmeno un punto nei due precedenti turni di battuta, nel sesto gioco commette ben tre doppi falli e alla terza occasione per l’avversaria deve cedere il servizio dopo avere salvato altri due break point con la prima di servizio. La 23enne australiana del Queensland annulla un’altra palla break nel gioco successivo volando sul 5-2 e con due ace negli ultimi due punti chiude il primo parziale in soli 34 minuti.
E’ ancora Barty la prima a dover annullare una palla break nel secondo set sul 2-1 Osaka, che nel game precedente ha recuperato da 0-30, e la aussie si salva con una straordinaria palla corta di rovescio ma nel sesto gioco gioco si fa brekkare come era capitato nel primo parziale alla 21enne di… Osaka. La nipponica intasca in 37 minuti il secondo parziale con lo stesso punteggio con cui aveva perso il primo e con andamento esattamente inverso e porta per la prima volta al terzo set una sfida con l’australiana dopo che le prime tre si erano concluse tutte in due set, due a favore di Barty e una di Osaka.
L’ultimo parziale si apre con un break nel primo gioco a favore della giapponese, complice anche un doppio fallo della numero 1 del mondo che sul 2-0 per l’avversaria riesce ad annullare una palla per il doppio break, poi in un quarto game pieno di tensione è Naomi a salvare una palla del controbreak. Sul 3-2 in suo favore la giapponese infila 10 punti consecutivi conquistando il doppio break e andando a servire per il match, ha un primo match point sul quale si difende miracolosamente Ashleigh costringendo a sbagliare l’avversaria ma il secondo è quello buono.
Osaka conquista il suo terzo torneo del 2019, il quinto in assoluto, e il suo secondo Premier Mandatory in carriera dopo quello di Indian Wells dell’anno scorso, e allunga la sua serie positiva a dieci partite consecutive vinte, domani risalirà al numero 3 del mondo nel ranking WTA e anche nella classifica Race per le WTA Finals di Shenzhen scavalcando in entrambi i casi l’ucraina Elina Svitolina ma nella seconda graduatoria anche la canadese Bianca Andreescu, da lei battuta nel quarto di finale di venerdì. Barty, anche se oggi è stata tradita da quella che dovrebbe essere la sua arma migliore, il rovescio slice, consolida invece la sua posizione in entrambe le classifiche mettendo una grossa ipoteca sulla prima posizione mondiale a fine anno.
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massimiliano.valle@oasport.it
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Foto: LaPresse