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Ciclismo

Tre Valli Varesine 2019: Primoz Roglic trionfa in un finale assurdo, secondo Giovanni Visconti

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Dopo il Giro dell’Emilia, Primoz Roglic trionfa anche alla Tre Valli Varesine, imponendosi sul traguardo di Varese con un grande colpo da finisseur nell’ultimo chilometro. Lo sloveno della Jumbo-Visma mette così un altro sigillo in una stagione già straordinaria, ma lo fa beneficiando di una situazione assurda nel finale di corsa. Infatti Roglic era rimasto tagliato fuori dall’azione probabilmente decisiva, ma poi a circa 15 km dal traguardo il gruppetto con Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde e gli altri big ha sbagliato strada, tratto in inganno da una moto, dovendo così dire addio ad ogni ambizione. Completando il podio Giovanni Visconti e il lettone Toms Skujins, vincitore della scorsa edizione.

Nei primi chilometri parte la fuga di giornata, formata da sei corridori: Michael Gogl (Trek-Segafredo), Umberto Marengo (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Valerio Agnoli (Bahrain-Merida), Davide Ballerini (Astana), José Herrada (Cofidis) e Mattia Frapporti (Androni Giocattoli-Sidermec). Il loro vantaggio raggiunge rapidamente i 2’30”, con la Jumbo-Visma che si mette a tirare in testa al gruppo. Lo scenario cambia però nel corso del secondo giro del circuito di Varese, quando si staccano Agnoli e Frapporti, che vengono ripresi. Poco dopo perde contatto anche Marengo e restano quindi in tre al comando: Gogl, Ballerini ed Herrada. La situazione resta poi stabile fino al penultimo giro, quando scoppia la bagarre in gruppo e viene ripreso Herrada, poi Gogl e infine anche Ballerini, l’ultimo ad arrendersi ai -36 km.

Segue una serie di scatti e controscatti e si forma un gruppetto al comando con tutti i big tranne Primoz Roglic, che si fa sorprendere. In testa troviamo così Vincenzo Nibali e Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), Daniel Martin e Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Alejandro Valverde (Movistar), Luis Leon Sanchez (Astana), Wilco Kelderman (Team Sunweb), Michael Woods (EF Education First), Eddie Dunbar (Team INEOS), Matthias Frank (Ag2r La Mondiale), George Bennett (Jumbo-Visma), David Gaudu, Rudy Molard e Valentin Madouas (Groupama-FDJ). Ai -22 km attacca Luis Leon Sanchez, che fa subito la differenza e resta solo al comando.

A circa 15 km dal traguardo avviene una situazione assurda e clamorosa: il gruppetto degli inseguitori sbaglia strada e viene così tagliato fuori dai giochi. Infatti il gruppetto con i principali favoriti è stato tratto in inganno da una moto in una rotonda, che ha proseguito dritto al posto che svoltare a destra, portando così i corridori su una strada sbagliata e sono stati quindi costretti a tornare indietro. Si ribalta così completamente la situazione in corsa, con Sanchez che si trova con 40” di vantaggio sul gruppo Roglic, mentre il gruppetto con Nibali sprofonda ad oltre 1’30”.

Con il passare dei chilometri l’azione di Sanchez si fa più pesante, mentre da dietro accelera il Team INEOS. Lo spagnolo viene così ripreso nell’ultimo chilometro da Gianni Moscon, che scatta e viene seguito da Jakob Fuglsang (Astana), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Pierre Latour (AG2R La Mondiale). Subito dopo arriva lo scatto decisivo di Roglic, che con una sparata fenomenale fa il vuoto e si prenda la vittoria in solitaria davanti a Giovanni Visconti (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), che vince la volata del gruppo, battendo Toms Skujins (Trek-Segafredo), Andrea Vendrame (Androni Giocattoli-Sidermec) e Sergio Higuita (EF Education First). Nella top 10 anche Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy) e Damiano Caruso (Bahrain-Merida), rispettivamente settimo e nono

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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