Ha lanciato il nuovo, personalissimo hashtag, #comunqueandrasarastatobello, e ha iniziato presto a lavorare “sodo” in palestra, già lo scorso 5 settembre. Si è goduta qualche ultimo giorno di mare in Sardegna, come “raccontato” dai social, e adesso l’aspettano tre mesi di “fuoco sull’acqua”, parafrasando il motto CONI per i Giochi di PyeongChang 2018, con un duplice obiettivo: essere la migliore in Italia dai tre metri synchro, assieme a Francesca Dallapé, diciamo indicativamente da gennaio e marzo 2020, e poi, eventualmente, strappare un pass per quella che sarebbe, questa volta sì, la sua ultima Olimpiade, e anche la sesta (la prima a 15 anni, Sydney 2000), un traguardo clamoroso, cioè Tokyo 2020. Tania Cagnotto da Bolzano, figlia d’arte, classe ’85, la più grande tuffatrice italiana di sempre (1 oro iridato, 1 argento e 1 bronzo olimpici, 20 titoli europei) si racconta in questo inizio d’autunno a OA Sport, così.
Tania, dopo Assoluti e GP a Bolzano tra maggio e giugno, come è proseguita la sua attività?
“Ho svolto una settimana di pausa, poi ho ripreso diciamo “blandamente” … Dal 5 settembre a pieno regime“.
Com’è stato… “guardare” Mondiali ed Europei per una agonista come te?
“Diciamo che quando ho visto vincere la gara da un metro con un punteggio molto più basso rispetto al mio a Kazan 2015, un po’ mi ha fatto venire… le ghiandole!“.
Come funziona la gestione degli allenamenti con la prole? A marzo ci raccontò che non era semplice…
“E infatti è tutt’ora complicata! Ma non per le malattie, com’era capitata durante la stagione invernale. Maya non va ancora all’Asilo Nido, quindi la tiene mia mamma e incastrare tutti gli impegni non è facile“.
Come sarà il suo programma gare/allenamenti per autunno inverno?
“Abbiamo iniziato prestissimo ad allenarci queste estate proprio per arrivare pronte a dicembre /gennaio che iniziano le qualifiche italiane…“.
Prima della Coppa del Mondo di aprile dovrete “battere” anche la concorrenza italiana, che non avevate a questi livelli. Come vivete questa situazione, con Bertocchi e Pellacani pronte a darvi battaglia?
“In maniera tranquilla, c’è una sana competizione tra noi. E credo che faccia bene sia a me e Francesca, sia a loro. E’ vero, adesso esiste concorrenza! Quindi, come dire: a Tokyo 2020… che vadano le migliori!“.
E’ sempre molto social, anche in vacanza. Le piacciono?
“All’inizio non mi piacevano, ma non ho avuto scelta. Se vuoi lavorare un po’ anche in altre occasioni devi essere social. Col tempo ha iniziato a piacermi. Soprattutto è un modo per farti conoscere per come sei veramente“.
Ha molte altre attività promozionali, riesce a gestire tutto?
“Quest’anno devo rinunciare a un po’ di cose perché appunto non voglio togliere troppo tempo a Maya“.
Non manca poi molto a Tokyo 2020. Ha già pensato al… dopo, se riuscià a qualificarsi?
“Dopo mi piacerebbe riuscire a lavorare nell’ambito della federazione/ Coni..“.
Com’è stata l’esperienza da telecronista?
“Bella, ma forse non fa per me!“.
Con Francesca l’intesa è sempre la stessa?
“Con Francesca il rapporto è addirittura cresciuto, dopo che si è separata dal marito.Il programma-gare, invece, dovrebbe rimanere lo stesso…“.