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Vincenzo Nibali verso il 2020: il possibile avvicinamento dello Squalo a Giro d’Italia, Olimpiadi e Mondiali

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Vincenzo Nibali ha chiuso la sua stagione con un Giro di Lombardia deludente, ma va ricordato come il siciliano non avesse la forma migliore. L’affetto per lo Squalo dei tifosi italiani non manca mai e ciò è stato dimostrato anche in quel di Trento, al termine del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport. Dalle colonne del quotidiano si è evince che si è parlato soprattutto del Giro d’Italia e delle emozioni che questa corsa ha per Nibali: “Un insieme di cose. Da bimbo era un desiderio, vedevo la macchia colorata formata dal gruppo e volevo stare lì in mezzo. Nei giorni prima del mio debutto, era il 2007, faticavo a dormire e infine è diventato lotta con gli avversari e poi gloria”.

Ancora Nibali sul Giro: “La prima maglia rosa l’ho vestita nel 2010 e ne ero stato come travolto. Non sapevo come gestirla. Poi la persi in quella tappa di Montalcino tra pioggia e fango e la bici una settimana dopo era ancora sporca. Avevo debuttato nel 2007, quando si partì dall’isola della Maddalena. Ricordo la presentazione sulla portaerei Garibaldi, e l’incontro con Candido Cannavò”.

Un ricordo indelebile è quello della vittoria di sei anni nella mitica e storica tappa delle Tre Cime: “Le previsioni meteo davano bel tempo. Quel giorno di tre anni fa a Risoul, Michele era in fuga e sacrificò la possibilità che aveva di vincere la tappa per aiutarmi”.

Nibali, però, non si sente un fenomeno: “Io non mi considero tale. Sono uno normale a cui ogni tanto sono riuscite cose fenomenali. Un fenomeno è Zanardi, che dimostra come, dove non si arriva con il fisico, si può farcela con mente“.

Lo Squalo ha poi parlato anche della sua stagione, in un anno difficile per la sua carriera e che ha visto anche la fine del suo rapporto con la Bahrain Merida: “Questa stagione non è stata super. Nell’ultima parte mi sono un po’ trascinato, è stata anche emotivamente difficile. Ma per il 2020, con il cambio di squadra, ho nuovi e grandi stimoli”. 

Il 2020 è, però, un anno importantissimo per Vincenzo Nibali. Ci saranno l’Olimpiade di Tokyo e poi il Mondiale in Svizzera, due grandi obiettivi del siciliano. Il sogno dello Squalo è quello di vincere qualcosa con la maglia della Nazionale e proprio a margine dell’evento di Trento, c’è stato un incontro con il commissario tecnico Davide Cassani. Una chiacchierata per cominciare a mettere giù un programma in vista della prossima stagione, perchè il CT azzurro vorrà puntare su Nibali in entrambe le corse.

Prima di tutto Nibali correrà con la Trek-Segafredo. Non è ancora certo il giorno del suo debutto, ma potrebbe esserci tra la fine di Gennaio e l’inizio di Febbraio. Quasi certa la partecipazione al Giro d’Italia ed in precedenza ci saranno Sanremo, Tirreno-Adriatico e Tour of the Alps.

Il vero dubbio, anche come riporta la Gazzetta dello Sport, resta il Tour de France 2020, che finisce sei giorni prima della gara di Tokyo, un tempo troppo breve per essere al massimo in vista delle Olimpiadi, visto che secondo Cassani e lo staff azzurro è meglio arrivare una decina di giorni prima in Giappone per smaltire al meglio il fuso e per cominciare a trovare la forma migliore.

Il secondo obiettivo in maglia azzurra è quello del Mondiale in Svizzera ad Aigle-Martigny. Un percorso finale durissimo ed una rassegna iridata perfetta per gli scalatori. Il percorso di avvicinamento sembra scritto e passa dalla partecipazione alla Vuelta.

 

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Foto: LaPresse

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