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Pallavolo
Volley, Coppa del Mondo 2019: l’Italia tentenna tra esperimenti novità, prima fase sottotono
Due vittorie e tre sconfitte: questo il bilancio dell’Italia nella prima parte della Coppa del Mondo 2019 di volley maschile che si sta disputando in Giappone. La nostra Nazionale si è presentata nel Sol Levante senza i big (Zaytsev, Juantorena, Giannelli su tutti), si è deciso di puntare su giovani per lanciarli in ottica futuro e su alcune novità che potrebbero essere utili in determinate occasioni.
I risultati non sono stati esaltati: le sconfitte contro USA e Polonia sembravano già scritte (anche se contro gli States si è lottato imponendosi nel primo set), la vittoria contro la Tunisia era scontata mentre è molto piaciuta l’affermazione sull’Argentina rimontando dallo 0-2, bruttissimo invece il ko all’esordio contro i padroni di casa senza mai essere in grado di controbattere a degli avversari tutt’altro che eccezionali. Il decimo posto in classifica (su 12 formazioni partecipanti) è difficile da digerire, mancano ancora sei partite e bisogna reagire per rendere quantomeno onorevole questa trasferta nel Paese che tra nove mesi ospiterà le Olimpiadi di Tokyo 2020.
I giovani hanno bisogno di spazio e solo giocando possono sperare di crescere sotto il profilo tecnico, l’ormai imminente stagione di SuperLega sarà cruciale sotto molti punti di vista ma per il momento la Coppa del Mondo non ha ancora offerto grandissimi spunti: l’opposto Gabriele Nelli è ancora altalenante, lo schiacciatore Daniele Lavia si è acceso soltanto a tratti, il martello Oreste Cavuto ha dato un buon contributo nella rimonta contro l’Albiceleste ma al momento sembra ancora poco.
Deludente soprattutto il contributo dell’attaccante Dick Kooy, il naturalizzato di origini olandesi non è ancora riuscito a entrare nelle dinamiche di gioco, a 31 anni non può essere un prospetto futuribile (a maggior ragione perché coperto da Osmany Juantorena, può giocare solo un naturalizzato alla volta). Discreti il regista Sbertoli e il libero Balaso che però è già una garanzia per la Nazionale maggiore, i centrali sono quelli titolari e Matteo Piano sa sempre fare la differenza anche se è mancato un po’ di smalto da parte di tutto il reparto in questa prima fase. Si tornerà in campo mercoledì a Hiroshima contro l’Egitto, sfida da vincere a tutti i costi.
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Foto: FIVB