Atletica
Atletica, Yeman Crippa vola in Kenya: “Un mese in altura, nel 2020 voglio battermi coi grandi in volata. Sotto i 13′ sui 5000”
Yeman Crippa ha fatto le valigie e sabato 9 novembre volerà in Kenya dove rimarrà per quattro settimane. Ai 2400 metri s.l.m. di Iten, il paradiso del running, il primatista italiano dei 10000 metri rimarrà per un mese in modo da preparare gli Europei di corsa campestre che andranno in scena domenica 8 dicembre a Lisbona (Portogallo) ma soprattutto con l’intento di incominciare il lavoro per le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il mezzofondista trentino, capace di ritoccare il primato nazionale di Salvatore Antibo dopo trent’anni, si prepara per questa avventura sugli sterrati della Rift Valley africana ed è lui stesso a raccontarlo ai microfoni della Fidal: “Partirò con Yohanes Chiappinelli e con il mio gruppo di allenamento formato da Mohad Abdikadar, Yassin Bouih e David Nikolli poi ci raggiungeranno il mio coach Massimo Pegoretti e il tecnico Maurizio Cito. Andiamo in Kenya per il secondo anno consecutivo, sempre in questo periodo: nella scorsa stagione mi sono trovato benissimo, sono rimasto sorpreso di come ogni mattina si formino gruppi di oltre cento atleti, perlopiù keniani, e si corre tutti insieme sugli altopiani a 20-21 gradi di temperatura, per fare 10-15 km di variazioni. Ci si mette veramente alla prova, si fa un sacco di fatica a quella quota ma poi ti torna indietro quando scendi al livello del mare. Lavoreremo anche nella pista in terra battuta intorno a 1900 metri”.
Il 23enne, ottavo sui 10000 metri ai Mondiali di Doha, si proietta già verso la prossima stagione: “Avremo un altro raduno nel mese di gennaio, probabilmente in Portogallo oppure in altura, poi tra marzo e aprile tornerò in quota in Arizona, a Flagstaff, come già fatto nelle ultime tre stagioni, e al rientro mi attendono le prime gare. In base a come andranno decideremo se tornare in altura a giugno. Olimpiadi di Tokyo a tutta, e poi gli Europei di Parigi un paio di settimane dopo: l’obiettivo è duplice”.
Il vincitore della Coppa Europa dei 10000 ha parlato anche del suo 2019: “Sì, vero, mi sono migliorato, ma quello che voglio è arrivare nelle posizioni di testa, battagliare con i grandi in volata. A quel punto i primati vengono di conseguenza: per esempio correre sotto i 13 minuti nei 5000 è una delle missioni per il 2020. E penso a fare tanta esperienza a Tokyo. Mi sarà utile anche a Parigi, dove arriverò a due anni dal bronzo europeo di Berlino. L’importante è correre forte, e non avere paura”.
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Foto: FIDAL/Colombo