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ATP Finals 2019, Matteo Berrettini: “Djokovic impressionante, mi sentivo in un flipper. Sinner è straordinario”

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Matteo Berrettini è stato sonoramente sconfitto da Novak Djokovic nel match d’esordio alle ATP Finals 2019, il torneo riservato ai migliori otto tennisti della stagione. L’azzurro non è mai riuscito a restare in partita e ha dovuto chinare il capo dopo appena 63 minuti di gioco, cedendo per 6-2 6-1. Il romano proverà a riscattarsi nei prossimi due incontri con Roger Federer e Dominic Thiem, nel frattempo ha analizzato la sua prova contro Djokovic in conferenza stampa: “Come risponde Novak è semplicemente impressionante. Mi sono sentito alcune volte come in un flipper, la palla andava veloce, cercavo di stargli dietro ma non ci riuscivo. Insieme a Rafa e Roger sono i 3 migliori della storia del tennis. Come le altre due partite con Federer e Nadal, da cui ho imparato tanto, imparerò anche da questa. Su questa superficie è stato davvero difficile gestirlo perché giocava molto veloce e molto piatto, non trovavo un modo di fargli il punto. Penso di non aver nemmeno giocato una brutta partita: o meglio, non al mio meglio, ma comunque una buona partita. Mi porto via comunque sensazioni positive”.

L’azzurro ha espresso anche le sue sensazioni e ha parlato del contesto: “All’inizio ero un po’ nervoso, la prima volta qui dopo una grande annata. Nervoso comunque in una maniera positiva. Quando entro in campo sono sempre un po’ nervoso; la cosa strana anzi è quando non lo sono, perché per giocare il mio miglior tennis ho bisogno di essere nervoso. Ripeto: penso di non aver giocato nemmeno così male, lui semplicemente è impressionante. Penso che sia davvero molto veloce. La palla non rimbalza tanto e schizza via, quindi è difficile per il mio gioco, specie per il mio dritto dove avrei bisogno di un po’ più di tempo per lavorare lo spin. Certo, devo essere onesto e dire che questa cosa aiuta il mio servizio. Poi con Novak non ha funzionato, ma comunque mi piacciono queste condizioni. L’anno scorso sono venuto qui con l’ATP University ed era decisamente diverso. Però è bello l’effetto del buio sulle tribune e il campo molto luminoso. Ho sentito anche tanti italiani fare il tifo per me sugli spalti e mi ha fatto piacere”.

Ieri Jannik Sinner ha vinto le Next Gen ATP Finals e Berrettini ha voluto elogiare l’altoatesino: “Sono molto contento che il tennis italiano stia esplodendo, anche perché un pochino è anche merito mio. Jannik è straordinario. Non è tanto il fatto che abbia vinto le NextGen, non è la cosa più strabiliante quest’anno, ma è la velocità con cui impara da tutte le cose che fa. Già mio fratello mi aveva parlato benissimo. Mi dicono a me che vado veloce, lui è impressionante. Gli faccio i complimenti, è impressionante come cresce e quello che sta facendo. Poi bisogna anche lasciarlo crescere con calma. Dico una cosa che adesso dovete prendere con le pinze: Sinner è appena entrato nei primi 100 e io sono 8 del mondo. Senza togliere nulla, anche perché probabilmente lui farà meglio di quello che farò io però bisogna lasciarlo tranquillo. E’ giovane e ha tantissima strada. Quando giochi questi tornei poi cambia la pressione. Magari sarà qui il prossimo anno o tra due anni. Mi auguro che voi e tutte le persone che lavorano nel tennis non gli mettano troppa pressione, perché non se la merita e merita di essere lasciato tranquillo e vivere il suo tennis in santa pace“.

 

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Foto: Lapresse

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