Biathlon, Lisa Vittozzi: “Non mi nascondo, so quali sono i miei obiettivi ma voglio pensare gara per gara”

ESCLUSIVA OA SPORT – Abbiamo incontrato durante la Fiera Skipass di Modena l’azzurra Lisa Vittozzi, atleta 24enne del gruppo sportivo dei Carabinieri. Reduce dalla sua miglior stagione in Coppa del Mondo di biathlon, chiusa al secondo posto nella classifica generale alle spalle di Dorothea Wierer, ha impreziosito la sua splendida annata con la medaglia d’argento conquistata nell’individuale dei Mondiali di Östersund (Svezia), riuscendo così a fare sua anche la coppa di specialità, preceduta dal bronzo ottenuto nella staffetta mista. Lisa, assieme agli azzurri della squadra A e Elite, è partita verso Sjusjoen (Norvegia) per finalizzare la preparazione e presentarsi nelle migliori condizioni al via della prima tappa di Coppa del Mondo di biathlon prevista sempre a Östersund. Per la sappadina, che è abituata ad alzare sempre di più l’asticella, l’ambizione è di migliorare i risultati ottenuti lo scorso anno e, infatti, non nasconde la volontà di entrare nell’albo d’oro del biathlon mondiale.

La tua preparazione estiva è stata caratterizzata da molti appuntamenti e kermesse sugli skiroll, soprattutto all’estero, riuscendo a primeggiare in quasi tutti gli eventi e confermando il tuo stato di forma con il successo nella sprint dei campionati italiani estivi. Direi che hai iniziato l’annata con il piglio giusto…

“L’estate è andata bene. Sono contenta di aver avuto l’opportunità di disputare gare in cui ho potuto confrontarmi anche con avversarie che sfiderò durante l’inverno. Naturalmente non prendo questi risultati come oro colato, ma penso di essere sulla strada giusta e ho lavorato molto per migliorarmi. Quest’inverno vorrei confermarmi su questi livelli e se possibile fare meglio. Mi sono preparata in maniera accurata anche mentalmente, cerco di non pensare a quello che vorrei ottenere, mi concentro piuttosto gara dopo gara e poi vedremo come andrà…”

Dopo il raduno di Oberhof, con i primi lavori sugli sci, come ti sei sentita e che aspettative hai verso Sjusjoen e le prime gare di Coppa del Mondo?

“Gli allenamenti a Oberhof sono stati davvero duri, abbiamo svolto un lavoro intenso e verso la fine mi sono sentita un po’ stanca, ma ho avuto una settimana di tempo per riposarmi e ricaricare le batterie prima dell’ultimo raduno norvegese che porterà poi alle prime gare. Sono fiduciosa e non vedo l’ora di iniziare la stagione”.

Nei test funzionali di Rovereto che hai svolto con Dorothea hai avuto altri feedback positivi sulla tua condizione?

“Abbiamo svolto il test per vedere il livello della preparazione, abbiamo valutato quanto lattato si produce in diverse attività di carico medio, veloce e anaerobico. Sono aspetti molto tecnici, abbiamo immagazzinato i dati e confrontiamo i parametri stagione dopo stagione”.

Nell’intervista realizzata per l’IBU con Giulio Gasparin prima dei Campionati Italiani in Val Martello hai dichiarato di ambire a raggiungere il livello e i risultati di Martin Fourcade, sbilanciandoti sulle tue forte ambizioni in questa stagione

“Lo vedo come modello di atleta, spero di arrivare un giorno ad ottenere tutto ciò che ha vinto lui, dato che è un grande campione. Ovviamente io ho i miei obiettivi, che non equivalgono alle 7 sfere di cristallo, ma sono più umani: cerco di raggiungere prima questi miei traguardi e poi mi concentrerò sul fatto di superare quelli degli altri. Sono consapevole di essere ancora giovane per questo sport e ho tanto tempo davanti a me, non mi tiro indietro rispetto a quello che ho detto e lo penso davvero perchè sono molto ambiziosa e non nascondo di voler arrivare in alto. Sto lavorando tanto e non vorrei farmi sfuggire altre occasioni di successo”.

Dovessi scegliere tre atlete, oltre alla detentrice Dorothea Wierer, con cui dovrai lottare in questa stagione per raggiungere i tuoi obiettivi, su chi punteresti? 

“Al primo posto la svedese Hanna Öberg, secondo posto per la norvegese Marte Olsbu Roiseland e terza la slovacca Paulina Fialkova”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: FISI/Pentaphoto (Alessandro Trovati)