Calcio
Calcio: due anni dal tonfo di San Siro contro la Svezia. L’Italia è guarita?
13 novembre 2017, San Siro: il giorno del grande incubo, il giorno della grande delusione. La Nazionale italiana di calcio di Gian Piero Ventura fuori dai Mondiali 2018 in Russia, estromessa nel playoff contro la Svezia. Uno 0-0 amaro quello del “Meazza” tra rimpianti, discussioni e polemiche. Due anni sono passati, due anni in cui il calcio italiano ha imparato la lezione?
Difficile da dire, ma guardando ai risultati della selezione di Roberto Mancini dei segnali di ripresa ci sono: un gioco gradevole e coraggioso, la voglia di imporre la propria identità e calciatori giovani con tanta fame di successo. Gli Europei 2020 sono l’occasione della redenzione, anche se qualcuno troppo ferito ancora fatica ad assorbire il colpo di quello che fu. Tuttavia, con il nuovo corso, l’Italia ha ritrovato fiducia in se stessa, ha messo in fila 8 vittorie nelle qualificazioni alla fase finale continentale e vuole continuare ad imporsi negli ultimi due match: il 15 novembre contro la Bosnia e il 18 novembre contro l’Armenia.
25 gol fatti e 3 subiti il bilancio della banda Mancini, racchiusa nel centrocampo dei piedi buoni, con Marco Verratti direttore d’orchestra e Stefano Sensi, Nicolò Barella, Gaetano Castrovilli, Jorginho, Sandro Tonali pronti a supportarlo nell’esecuzione. La zona mediana rappresenta il punto da dove il CT ha deciso di investire maggiormente per rilanciare il progetto italiano naufragato sul rettangolo verde meneghino di due anni fa.
Di questo ne hanno giovato anche gli attaccanti, che hanno ripreso a segnare con buona regolarità: Andrea Belotti (3 reti) e Ciro Immobile, a segno contro la Finlandia, dopo un periodo infinito. La selezione del Bel Paese, dunque, guarda a quel che sarà con spirito diverso, senza dimenticare quanto avvenuto e, magari, traendone giovamento per non ripetere gli stessi errori.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse