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Calcio, Qualificazioni Europei 2020: battere Bosnia e Armenia regalerebbe all’Italia un record storico

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Otto vittorie in otto partite giocate. È questo l’eccellente bilancio della nazionale italiana di calcio nelle qualificazioni agli Europei del 2020. Un percorso sin qui netto, che ha permesso agli azzurri di conquistare matematicamente il primo posto nel proprio girone con ben tre giornate d’anticipo, strappando di conseguenza il biglietto per la fase finale della manifestazione.

Di sicuro ha aiutato il fatto che il sorteggio del Gruppo J sia stato benevolo, consentendo alla compagine guidata da Roberto Mancini di evitare avversarie molto pericolose. Ciò non toglie che l’Italia sinora non abbia concesso nulla, ritrovandosi di conseguenza in corsa per un traguardo storico. Mai, infatti, la nazionale azzurra è riuscita a raggiungere la fase finale di un Europeo vincendo tutte le partite di qualificazione.

Si tratta peraltro di un’impresa riuscita raramente nella storia della manifestazione. Lo dimostra il fatto che in sessant’anni sia stata centrata solo da Francia (1992 e 2004), Repubblica Ceca (2000), Germania (2012), Spagna (2012) e Inghilterra (2016). Va però rimarcato come esclusivamente cechi, tedeschi e inglesi abbiano vinto dieci partite su dieci. Invece francesi e spagnoli hanno realizzato un cammino netto con “appena” otto successi.

Vi è poi il singolare caso dell’Unione Sovietica, che nel 1960 si qualificò alla fase finale vincendo entrambe le sfide contro l’Ungheria per poi beneficiare della squalifica della Spagna, avversaria preposta nel turno decisivo. La nazionale iberica, infatti, si rifiutò di andare a giocare a Mosca per ragioni politiche, venendo di conseguenza esclusa dalla prima Coppa Henri Delaunay.

Riuscirà l’Italia a imporsi in entrambi i match rimanenti, aggiungendosi così a questo club molto esclusivo? L’ostacolo più alto è rappresentato dalla prossima partita, ovvero la trasferta in Bosnia. Probabilmente sarà una sfida ininfluente per entrambe le squadre, poiché gli azzurri sono certi del primo posto, mentre i bosniaci saranno verosimilmente già matematicamente impossibilitati a raggiungere la Finlandia, che ha prenotato la seconda posizione e la qualificazione diretta che essa porta in dote. Il team finnico, infatti, scenderà in campo nel tardo pomeriggio a Helsinki contro il piccolo Liechtenstein e, vincendo, metterebbe al sicuro la piazza d’onore del Girone J, strappando uno storico pass per la fase finale.  Ai balcanici, quindi, non resterebbe che concentrare tutte le proprie forze sui play-off di marzo, a cui sono certi di partecipare.

Dunque Bosnia-Italia potrebbe essere partita ininfluente per entrambe le squadre, ma di sicuro i padroni di casa ci terranno a chiudere in bellezza di fronte al proprio pubblico, allo scopo di riscattare (almeno parzialmente) una campagna di qualificazione oltremodo deludente. Peraltro va rimarcato come il tallone d’Achille della Bosnia siano stati i match in trasferta (4 sconfitte su 4), mentre tra le mura amiche siano ancora imbattuti (3 vittorie e 1 pareggio).

Sarà quindi un match difficile per gli azzurri, che però se dovesse essere vinto, li metterebbe nella posizione di completare il percorso perfetto nella sfida conclusiva casalinga contro l’Armenia, sicuramente meno ostica rispetto a quella in programma venerdì.

Va anche detto che l’Italia ha la possibilità di concludere il miglior cammino di qualificazione agli Europei di sempre indipendentemente dal fatto di raggiungere il “dieci su dieci” in tema di vittorie. Sotto questo punto di vista, il primato attuale spetta alla nazionale di Cesare Prandelli, che si qualificò agli Europei del 2012 con un bilancio di 8 vittorie e 2 pareggi (all’epoca le avversarie furono Estonia, Serbia, Slovenia, Irlanda del Nord e Isole Fær Øer).

Insomma, l’Italia di Mancini si potrebbe anche permettere un pareggio per risultare comunque indiscutibilmente la migliore della storia in fase di qualificazione europea. Fatto sta che l’occasione di realizzare un percorso perfetto è davvero ghiotta e forse irripetibile in tempi brevi.

Per onor di cronaca va sottolineato come anche il Belgio ambisca allo stesso traguardo. Al momento “I diavoli rossi” vantano 8 successi in altrettanti incontri con la prospettiva di affrontare la Russia in trasferta e Cipro in casa. Proprio la partita di sabato a San Pietroburgo è lo scoglio più pericoloso per il team diretto da Roberto Martinez.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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